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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Covid e "Fase 2", l'Anci scrive alla Santelli: chiesta maggiore condivisione sulle scelte

Il vice presidente vicario, Francesco Candia, in piena notte scrive una missiva alla governatrice della Calabria, che due ore prima aveva emesso un'ordinanza che anticipa le aperture, per chiedere l'istituzione di una cabina di regia

Nella notte in cui la governatrice della Calabria si è, improvvisamente, trasformata da “falco a colomba” sulla gestione dell’emergenza Coronavirus, con una regia politica che risiede lontano dalla Calabria, sono state tante le ricadute più o meno istituzionali che si sono registrate. Intanto, il sito della Regione Calabria dopo l’annuncio dell’ordinanza che anticipa di quattro giorni le decisioni del Governo Conte, per diversi minuti, è andato in crash, è diventato irraggiungibile e la pagina bianca che si apriva sullo schermo dei computer di migliaia di calabresi rimandava ad un errore di sistema. Poi, ad essere impazziti sono stati migliaia di telefoni cellulari, intasati da messaggi a raffica sulle varie chat che, rilette a mente fredda, offrono uno spaccato sociologico/politico delle varie partigianerie.

Rapporti istituzionali in tilt

Francesco Candia-2Fra le altre cose che sono andate in tilt, al netto di quello già difficile con il Governo nazionale, vi è il rapporto istituzionale fra la presidente della giunta regionale della Calabria ed i sindaci calabresi. Un blackout che è stato certificato, cinque minuti prima della mezzanotte di ieri, da una lettera inviata a Jole Santelli da Francesco Candia (nella foto), vice presidente vicario dell’anca: l’associazione che da voce ai sindaci dei comuni italiani.

Sindaci sotto stress

Gli amministratori calabresi, alcuni dei quali si sono determinati già nella notte di ieri - chi a favore della scelta della Santelli e chi, decisamente, contro - parlano di “stato confusionale” generatosi fra gli amministratori che, ogni giorno, sono alle prese con l’interpretazione di una giungla normativa in costante mutamento. “Un groviglio di norme”, come lo definisce Francesco Candia, promanate “a qualunque ora del giorno e della notte” che rende difficile la gestione ed il controllo dei territori di competenza. Una tempistica inusuale che per Francesco Candia impedisce “qualunque opera di mediazione” dell’Anci nei confronti dei propri rappresentati.

Chiesta cabina di regia

Un groviglio reso ancora più inestricabile dal blitz notturno della governatrice Jole Santelli che, dopo settimane passate a criticare le decisioni di Conte sulla gestione dell’epidemia in corso, ha scelto di anticipare l’avvio della cosiddetta “Fase 2” appellandosi al buon senso che i calabresi hanno dimostrato di sapere adottare in queste lunghe settimane.  Per i sindaci, quindi, è necessario istituire una “cabina di regia istituzionale” che preveda la partecipazione dei rappresentanti dell’Anci e dei sindaci dei capoluoghi di regione alle scelte di contrasto all’epidemia.

Carenza di condivisione

Santelli firma-2Una condivisione che, sino ad oggi, non c’è stata. Un metodo di lavoro che, per l’Anci, rappresenta l’unico strumento in mano ai sindaci per “esercitare il loro ruolo efficacemente ed ordinatamente, evitando di doversi ripetutamente misurare con la difficoltà di gestire l’applicazione o la vigenza di norme, con effetto immediato, che pervengono intempestivamente e che producono effetti inevitabilmente di difficile gestione”.

Auspicata piena sintonia

Nel rispetto delle funzioni, senza usare parole avvelenate davanti alla scelta notturna della Santelli (nella foto), Francesco Candia rilancia l’auspicio proprio, che è quello dei sindaci rappresentanti, alla governatrice della Calabria: “Auspico, infine, nel rispetto delle determinazioni politiche che le competono, che lo scenario calabrese possa vedere - quantomeno nel prosieguo di gestione di questa emergenza - una piena sintonia fra i diversi attori istituzionali e sociali interessati”.

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