rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Covid-19, quest'estate andremo al mare? La Regione al lavoro per l'unità di crisi del settore

Il settore delle vacanze vale il 13 per cento del Pil e rischia grosso. L'assessore regionale Orsomarso "dare certezze alle imprese del settore turistico". Per il virologo Pregliasco "saranno vacanze contingentate"

L'emergenza coronavirus sarà parzialmente alle spalle nell'estate 2020? Andremo al mare nei mesi estivi? Ai posteri l'ardua sentenza.

Il tema è di scottante attualità e non è solo ricreativo: in ballo ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro. "Questa estate andremo al mare, stiamo lavorando per far sì che possa essere così". Lo ha assicurato, parlando a RaiNews24, la sottosegretaria ai Beni culturali, Lorenza Bonaccorsi. "Ci stiamo lavorando - ha spiegato - dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l'ipotesi di un distanziamento".

Il sindacato balneari di Confcommercio chiede chiarezza: "Serve un'ordinanza nazionale del ministero della Salute che stabilisca modalità uniche per gli stabilimenti di tutto il territorio, concordate con le organizzazioni di categoria". Sarebbe in ogni caso una spiaggia da vivere in maniera differente: dimentichiamoci i teli mare uno accanto all'altro, gli assembramenti sulla battigia. Dovrebbe ad esempio esserci un maggiore distanziamento degli ombrelloni, una continua sanificazione delle attrezzature e anche una certificazione medica. Ma siamo alla pura teoria.

La Calabria istituisce l'unità di crisi del settore 

La Calabria non vuole perdere tempo, anzi, intende dare subito certezze alle imprese del settore turistico per scongiurare il collasso di un comparto trainante per l’economia della regione, tra i più colpiti dalla crisi legata all’emergenza Covid-19.

Orsomarso Fausto-2E' l’obiettivo di Fausto Orsomarso, assessore al turismo e alle attività economiche, (nella foto), che annuncia l’avvio di una serie di confronti e conference call con i rappresentanti di tutti i settori coinvolti, dalle imprese ricettive e alberghiere a quelle balneari, dai tour operator alle agenzie di viaggio. "Giovedì - fa sapere - è previsto un incontro con i sindacati e venerdì con le associazioni di categoria".

"Diamo vita ad una vera e propria unità di crisi del settore - spiega l’assessore Orsomarso - le cui proposte arriveranno nella prossima settimana sul tavolo della task force economica presieduta dalla presidente Santelli. Noi guardiamo con fiducia alla possibilità di poter recuperare parte della stagione estiva 2020, prevedendo una ripresa graduale almeno a metà giugno e adeguando le attività alle eventuali misure di distanziamento sociale che saranno ancora in atto".

"Non possiamo naturalmente decidere da soli  - prosegue  Orsomarso -, ma anche in Calabria vogliamo supportare le proposte avanzate a livello nazionale, che prevedono la possibilità per gli operatori di accedere alle strutture balneari e alle spiagge per prepararle e attrezzarle in vista della 'fase 2' e la necessità di dare una chiara indicazione ai Comuni  affinché vengano estese le concessioni al 2033 per dare certezza alle imprese e consentire l’utilizzo degli strumenti del Dl liquidità".

"Inoltre - aggiunge l'assessore Orsomarso - considerato che con ogni probabilità sarà ancora necessario evitare l’assembramento di persone, bisognerà pensare ad una nuova definizione dei distanziamenti, alla previsione degli eventi da consentire, ma anche il sostegno alle attività di sanificazione delle strutture e di informazione all’utenza. Naturalmente sono necessarie misure di sostegno, di carattere nazionale ed europeo, per consentire alle imprese del settore turistico e ricettivo di superare la crisi.

La tutela della salute dei cittadini è il nostro interesse primario, ma non possiamo trascurare l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia della Calabria, in questo caso su quella turistica e balneare, oltre che sulla necessità di recuperare il benessere psico-fisico dei cittadini dopo lunghe settimane di isolamento. Vogliamo garantire a tutti la possibilità di godere del nostro mare e delle nostre spiagge nel pieno rispetto delle misure sanitarie". 

Coronavirus e vacanze, l'estate 2020 secondo il virologo

Saranno vacanze "consapevoli e contingentate" secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano. Andremo a mare? "Dipende - dice ad Askanews -  Sarà un'estate piuttosto difficile. Dobbiamo saperlo e prepararci. Anche per viverla al meglio. Ricordiamo che andare al mare significa innanzitutto spostarsi di regione, vuol dire andare ad appesantire in altri territori la capacità ricettiva ospedaliera, essere trasportatori del virus da un posto all'altro, come è successo.

Ancor più se si pensa a viaggi tra Paesi diversi, che comunque manterranno quarantene per i viaggiatori. Fondamentale sarà avere attivato un sistema di tracciabilità tecnologica, una app di contact tracing. Con un livello di contagi basso e un sistema che garantista la massima tracciabilità possibile degli eventuali nuovi casi, uno spiraglio per una vacanza si può aprire.

Il sistema che dobbiamo mettere a punto dovrà prevedere ovviamente anche una efficace risposta della medicina territoriale, del luogo dove si verifica il nuovo caso, quindi anche i luoghi dei vacanzieri dovranno essere pronti.

Sia il sistema di tracciabilità che il sistema di risposta dovranno essere pronti, organizzati e uniformi su tutto il territorio nazionale". Ma sulla spiaggia ci andremo? Rischia di essere un "percorso ad ostacoli se non punitivo", ma proviamo ad immaginarlo, perché "dovrà essere in sicurezza" e "non è facile garantire la sicurezza in questo contesto".

Il mondo è cambiato all'improvviso, faremmo bene ad averlo sempre in mente:  "E' chiaro che le spiagge di Rimini anni '80 non le potremmo vedere. Bisognerà garantire lo spazio - continua Pregliasco - Nelle spiagge piccole sarà difficile. L'idea delle barriere sulla spiaggia, plexiglass o meno è un controsenso all'aperto, ma va garantito il distanziamento anche sulla spiaggia. Le spiagge libere dovranno essere controllate.

Contingentamento, distanziamento sociale anche in spiaggia, spazi di distanza fra ombrelloni, percorsi dedicati, attenzione al lavaggio delle mani con presidi per la detersione. Dovremmo avere anche la mascherina a portata di mano, per usarla ad esempio se vogliamo andare al bar". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid-19, quest'estate andremo al mare? La Regione al lavoro per l'unità di crisi del settore

ReggioToday è in caricamento