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Cronaca

Covid-19 e traghetti nello Stretto, Falcomatà: "Far rientrare a casa le persone rimaste a Villa"

L'unica soluzione di buon senso per il sindaco è "quella di scortarle fino a casa e metterle in quarantena vigilata". Stanotte 150 siciliani, tra cui donne e bambini, sono tornati a casa dal porto di Reggio

"Sia consentito alle persone rimaste al porto di Villa San Giovanni questa mattina, dopo le prime partenze di questa notte, di rientrare a casa immediatamente. Sappiamo che sono tutti siciliani, conosciamo tutte le loro destinazioni. L'unica soluzione di buon senso è quella di scortarle fino a casa e metterle in quarantena vigilata.

L'imbarco dei primi 150 siciliani dal porto di Reggio

È vero hanno sbagliato a partire e dovevano essere fermate prima. Da questo punto di vista si applichino tutte le sanzioni previste, tra le quali, ricordo, non c'è quella del sequestro di persona. Ma ora non possiamo mettere a rischio la loro salute e quella di migliaia di persone".

L'appello del governatore Santelli

È quanto dichiara il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ribadisce: "ieri sera al porto di Villa San Giovanni è andato in scena uno spettacolo indecoroso, indegno di un paese civile. Ho visto scene assurde che mettono in discussione la dignità di ognuno di noi. Tra quelle persone ci sono bambini, anziani, donne incinte. Bisogna intervenire subito.

Ringrazio i ministri Lamorgese, De Micheli e Boccia per aver sbloccato la situazione ieri sera, ma ora le Regioni dialoghino per arrivare ad una soluzione condivisa. Quelle persone vanno accompagnate a casa e messe in quarantena, per il loro bene e per il bene di tutti".

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