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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumentano i ricoveri Covid: sulla Calabria incombe il rischio zona gialla

Pochi disagi nel primo giorno di green pass anche sui bus. Si torna ad indossare la mascherina anche all'aperto. Al Grande ospedale metropolitano di Reggio c'è massima attenzione: l'analisi del dott. Caracciolo

Nel giorno che vede il debutto del super green pass per contrastare la diffusione del virus e il ritorno, dopo l'ordinanza del presidente Occhiuto, dell'obbligo di mascherina anche all'aperto, la Calabria si trova con i dati che potrebbero portare, già da lunedì 13 dicembre, alla zona gialla.

Anche oggi, il bollettino regionale riporta l'aumento dei ricoveri, sia in area medica (+6) che in terapia intensiva (+1) con il totale che raggiunge, rispettivamente, i 152 e i 20 degenti. Cifre che fanno alzare ancora di più la percentuale di occupazione dei posti letto che già ieri, secondo i dati Agenas, erano già al limite delle soglie di rischio, fissate al 15% per l'area medica ed al 10 per le intensive. Nelle ultime 24 ore, i nuovi positivi sono stati 224, ma per l'effetto fine settimana, con un minor numero di tamponi fatti, il tasso di positività è schizzato dal 5,99 al 9,2%. Due le vittime, con il totale salito a 1.509.

La nostra regione sembra avviata verso il cambio di colore, avendo le terapie intensive al 10%, proprio sulla soglia di rischio, e i ricoveri ordinari al 15%, anche qui al limite. Superare questi due parametri (oltre all'incidenza sopra 50, già superata ampiamente) porta automaticamente alla zona gialla. (grafico Today.it) 

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Il super green pass: i controlli 

Il primo giorno di applicazione delle nuove regole sembra essere scivolato via senza tanti problemi. Su bus e pullman di linea, in gran parte delle città calabresi, i controlli sono stati fatti a campione e dalle prime ore non sono state segnalate criticità particolari.

Il commento del governatore Occhiuto 

"Rispetto ai controlli sul green pass e sul super green pass - ha sottolineato il presidente della Regione Roberto Occhiuto - in Calabria siamo messi come nel resto d'Italia. I riscontri che ho sul territorio mi dicono che i cittadini calabresi hanno capito che questa è una necessità, e si sono recati sui mezzi di trasporto muniti di green pass".

Ma oggi, per i calabresi, è stato anche il giorno del ritorno alla mascherina obbligatoria anche all'aperto, disposta da Occhiuto. Nelle principali città, non tutti hanno indossato il dispositivo di protezione individuale ed a fare rispettare l'obbligo ci hanno pensato gli appartenenti alle forze dell'ordine, dislocate nei punti strategici e più frequentati. Una scelta che il Governatore ha motivato col fatto che una pressione sulla rete ospedaliera "in una Regione che ha una sanità così fatiscente come la mia, preoccupa molto". 

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Al Gom di Reggio c'è massima attenzione

I controlli sui green pass, di fatto, stanno facendo registrare un aumento delle vaccinazioni e questa, a quanto sostengono gli scienziati, è l'unica strada per combattere il Covid e la pandemia. Non bisogna abbassare la guardia, dunque, perchè gli ospedali cominciano nuovamente ad essere in emergenza. 

"I numeri dei positivi a Covid-19 stanno crescendo e stanno diventando importanti anche in Calabria. Le terapie intensive cominciano a essere sature. Tanto che già nei giorni scorsi a Reggio è arrivato un paziente di Rossano, dalla provincia di Cosenza. Questo perché Cosenza era piena come terapia intensiva per i casi Covid, e Catanzaro altrettanto, e quindi il paziente è stato trasferito a Reggio, dove in questo momento ci sono cinque malati ricoverati e possibilità di ricoverarne almeno altri quattro. Non siamo dunque in affanno in questo momento a Reggio, però siamo vigili". 

A tracciare il quadro all'Adnkronos Salute è Massimo Caracciolo, responsabile della terapia intensiva post-operatoria del Grande ospedale metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio, "realizzata ormai un anno fa in soli 40 giorni, in piena seconda ondata pandemica", ricorda.

La situazione oggi è diversa dall'anno scorso, ma richiede attenzione, osserva il medico: "L'anno scorso siamo stati in momenti di estrema difficoltà. Oggi ancora siamo in grado di poter affrontare in maniera tranquilla ulteriori ricoveri. E' vero però che i numeri di Covid sono cresciuti", tanto che per la Calabria il rischio zona gialla si sta avvicinando, "ma grazie al vaccino non abbiamo quell'intasamento degli ospedali che vivevamo lo scorso anno in questo stesso periodo. Più o meno a novembre-dicembre di un anno fa avevamo gli stessi numeri in termini di contagi, ma i ricoveri in ospedale erano tre volte superiori".

"Speriamo - continua Caracciolo - che con l'incremento della campagna vaccinale, con il Green pass rafforzato che ha stimolato anche una quota di titubanti a fare la prima dose, si possa affrontare un pò più serenamente questa quarta ondata. Dobbiamo comunque rimanere sempre con il massimo dell'attenzione e organizzarci nel modo più ottimale per affrontare un eventuale incremento importante dei numeri.

Per esempio, in questi giorni è stato necessario ricoverare alcuni pazienti non Covid della Rianimazione generale nella nostra Terapia intensiva post operatoria (Tipo). Stiamo dunque dando una mano non solo per i post operatori complessi, ma anche alla rianimazione generale, per quanto riguarda i pazienti non Covid".

Quindi la guardia resta alta. "Speriamo nei prossimi mesi di poter affrontare ancora meglio non solo l'emergenza Covid, ma anche quell'emergenza sanitaria dei cittadini calabresi che riguarda le patologie non Covid".

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