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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, il Grande ospedale metropolitano è pronto al "Vaccine day"

Il commissario Iole Fantozzi ci spiega quali saranno le priorità. Il vaccino sarà somministrato a 30 dipendenti fra sanitari e infermieri, fra questi due primari e il Covid manager. Dal Gom dovrebbero passare anche gli antidoti per il personale dei presidi ospedalieri dell'Asp

Fantozzi Iole-2Il Grande ospedale metropolitano si prepara al “Vaccine day” di domenica prossima. Le dosi dell’antidoto al Covid-19 studiate da “Pfizer-Biontech" arriveranno a Reggio Calabria domenica stessa per essere iniettati ai 30 soggetti, fra medici ed infermieri, che hanno dato l’immediata disponibilità. A queste, ma ancora manca l’ufficialità, dovrebbero aggiungersi altre trenta dosi per il personale dei presidi ospedalieri dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.

“Il personale del Gom - ci ha detto Iole Fantozzi (nella foto), commissaria dell’Azienda ospedaliera reggina - ha dimostrato un bel senso di responsabilità e dovere nei confronti della campagna di vaccinazione che ormai è alle porte”.

Fra gli altri, hanno scelto di vaccinarsi subito due primari e il Covid manager del presidio ospedaliero reggino. Al momento, come sottolineato dalla stessa manager, non si stanno registrando casi di resistenza alla vaccinazione fra il personale in forza al Gom. “Questo - ha commentato Jole Fantozzi - è un atto giusto da compiere prima verso se stessi e poi, soprattutto, verso chi viene curato”.

Presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, ad oggi, sono presenti 100 pazienti affetti da Coronavirus di cui 9 in terapia intensiva. Sono numeri importanti ma, per il momento, ancora controllabili. Il Gom, comunque, si sta preparando ad una eventuale terza ondata e nessuno vuole arrivarci impreparato.

I reparti stanno tenendo anche se ancora a corto di personale. “Gli uomini - ha detto Jole Fantozzi - continuano a mancare ma i nostri dipendenti, a cui va il mio sentito ringraziamento, si stanno dimostrando fortemente solidali con la popolazione”.

E’ necessario, quindi, proteggere con le armi in possesso ad oggi coloro che sono più esposti, coloro che, giornalmente, vivono le sofferenze di coloro che sono stati colpiti da un nemico invisibile, subdolo e pericoloso.

“Daremo priorità - ha specificato il commissario dell’Azienda ospedaliera - come è giusto che sia a chi è a contatto diretto con i pazienti affetti da Covid. Loro sono la prima linea che deve essere rafforzata”.

Lo sguardo, adesso, è volto al futuro, al 2021. La speranza è che il vaccino funzioni e ci liberi dal Covid-19, restituendoci la nostra vita di relazioni, di affetti e di impegni professionali. “Speriamo - ha concluso Iole Fantozzi - che il 2021 sia capace di portare buone notizie per tutta la nostra popolazione”.

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