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Energia

Povertà energetica, ecco i comuni reggini a rischio

Sono territori rientranti nelle zone climatiche più fredde e a più basso reddito

La crisi energetica e la guerra stanno mettendo a dura prova anche le famiglie italiane tra caro bollette e caro carburante. In un territorio fragile come quello della Calabria, dove è molto alto il tasso di disoccupazione, ecco che la crisi energetica mette a serio rischio i comuni delle aree interne. 

A lanciare l'allarme povertà energetica, soprattutto pensando alle famiglie con minori, c'è l'Osservatorio sulla povertà educativa, che ha raccolto e analizzato i dati con Openpolis e l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. 

"Vivere in una casa confortevole è un fattore cruciale - scrive Openpolis nella ricerca -  per la crescita sana di bambini e ragazzi. Per questo è centrale la questione delle famiglie in povertà energetica, a maggior ragione se hanno dei minori a carico. 

Parliamo di quella condizione in cui un nucleo familiare non può permettersi le spese per riscaldare la propria abitazione in modo adeguato.

Quasi l'8% delle famiglie italiane, con figli, dichiara di non potersi permettere di riscaldare adeguatamente la casa.

I comuni nella provincia di Reggio Calabria

Secondo i dati di OpenPolis sono sessantaquattro i comuni calabria a rischio povertà energetica. Nel Reggino sono i comuni con una percentuale alta di contribuenti che ha dichiarato meno di diecimila euro nel 2020 e in una zona climatica fredda sono: Bova (40,57 per cento di contribuenti che ha dichiarato meno di diecimila euro nel 2020); Roccaforte del Greco (28,4 per cento); San Lorenzo (47,37 per cento); Santo Stefano in Aspromonte (48,12 per cento). Un totale, insomma, di 64 comuni calabresi a rischio povertà energetica.

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