rotate-mobile
Natale al risparmio

Luminarie sì, ma senza eccessi sulle facciate dei palazzi

Come avevamo anticipato insieme all'assessora Calabrò, il Comune manterrà le luci di Natale, ma riducendo la scenografia degli anni scorsi

Il Natale della città sarà sobrio e senza sprechi. Come avevamo scritto in occasione dell'intervista all'assessora comunale Irene Calabrò nel nostro approfondimento sullo stato dell'opera dell'amministrazione, la crisi energetica in corso si farà sentire anche sulle feste più scintillanti dell'anno. Che a Reggio, in linea con le indicazioni dell'Anci, saranno sicuramente meno appariscenti di quelle del 2021 con un occhio al risparmio. Lo conferma il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, che annuncia a breve la pubblicazione del bando per affidare il servizio dell'illuminazione natalizia ma precisa: "Pur volendo celebrare il Natale come momento di gioia e condivisione della comunità cittadina, l'orientamento non solo del nostro Comune sarà quello di dare un segnale di attenzione per l'attuale momento critico vissuto dalle amministrazioni, le imprese e i privati". 

Insomma, Reggio non percorrerà la strada di totale austerity della città lombarda di Nerviano, diventata caso nazionale per la decisione di non accendere nulla, ma le luci (al led, soluzione più economica ed ecologica) saranno quanto più possibile discrete, anche usufruendo, in alternativa, di proiettori sistemati in modo da creare angoli di decoro urbano in tema natalizio. A venire in aiuto all'atmosfera festante saranno le atmosfere dei mercatini e villaggi di Natale e la filodiffusione musicale, ma i reggini dovranno rinunciare a scenografie che purtroppo non si addicono a tempi con la cinghia tirata.

In particolare, l'amministrazione probabilmente deciderà di non illuminare le facciate di palazzo San Giorgio e palazzo Alvaro, dove in alternativa probabilmente, usando i proiettori, saranno create immagini luminose in tema natalizio. Un piccolo choc per chi, passeggiando sul corso durante le festività natalizie, godeva anche di quello scenario ed era abituato a un livello di allestimento apprezzabile, soprattutto al centro. Proprio la scelta di non illuminare gli storici edifici comunali, se davvero sarà così, colpirebbe in modo forte perché riguarda l'area del "salotto buono" della città. Vale a dire che, se si taglierà lì, la situazione è seria.

Un altro correttivo (che sarà adottato da molti comuni italiani) potrebbe essere la riduzione oraria delle luci con spegnimento alle 23 - sembra una misura indolore, in realtà avrebbe un impatto visivo forte, se pensiamo che durante il periodo natalizio e le festività la frequentazione notturna della città aumenta e sono in programma eventi di spettacolo e animazione.

Ancora da definire è invece la posizione degli istituti scolastici, alcuni dei quali in città hanno sempre dato un contributo suggestivo all'illuminazione natalizia. Nel caso delle scuole paritarie sembra che sarà mantenuta la tradizione senza tagli, mentre gli istituti pubblici seguiranno la scelta dell'amministrazione - anche perché il consumo dell'elettricità sarebbe comunque a carico del Comune, che per gli uffici già ha ricevuto la sua stangata da 3 milioni di euro nel mese caldissimo di agosto.

Va detto che Reggio rappresenta un esempio virtuoso che trova più similitudini fuori regione che non nella stessa Calabria, dove ad esempio Tropea punterà a pieno regime sul turismo di Natale: il comune ha annunciato con grande anticipo la data di accensione delle luci, fissata per sabato 26 novembre alle ore 18, in piazza Ercole. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Luminarie sì, ma senza eccessi sulle facciate dei palazzi

ReggioToday è in caricamento