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Cronaca

Coraggio Italia chiede di rompere gli indugi e riportare la città al voto

Pasquale Imbalzano, coordinatore metropolitano del partito, interviene sulla crisi a Palazzo San Giorgio e chiede una svolta

“Restando impregiudicata la questione giudiziaria rimessa al vaglio della magistratura giudicante e confermata l’irrinunciabilità del principio costituzionale di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, appare sempre più pressante e indispensabile sia da parte della riottosa compagine consiliare di maggioranza che da taluni componenti dell’opposizione, di fronte allo sfascio di una Città mortificata da sette anni di disamministrazione a cui si è aggiunto nel tempo l’ignominia degli brogli elettorali e le conseguenze politiche della sentenza Miramare, chiudere definitivamente una cinica stagione politico-amministrativa che ha perfidamente ridotto in brandelli il tessuto sociale della Città, offrendo, fin da subito, la disponibilità alle dimissioni” .

E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano, coordinatore metropolitano di Coraggio Italia e già consigliere comunale nel civico consesso reggino.

“La città di Reggio ha bisogno di un hoverno cittadino nella pienezza dei suoi poteri, che garantisca stabilità amministrativa,  che goda di elevato indice di gradimento popolare e soprattutto sia capace di rendere alla Città i servizi essenziali che ad oggi non le vengono resi.

Basti pensare alla carenza di manutenzione stradale, con la situazione delle strade da fare invidia ad un paesaggio lunare,   alle deficienze del settore idrico fognario con perdite omogeneamente distribuite sul territorio da fare impallidire persino le città del terzo mondo, nonché il tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti rispetto al quale viene pagato il tributo Tari più elevato in Italia (pesa per 461 euro all'anno a famiglia) restituendo il nulla ai cittadini-contribuenti in termini di decoro e igiene, viste le angoscianti tonnellate di spazzatura che  giacciono a terra in ogni angolo della Città, relegandoci in una emergenza ambientale di fatto ma colposamente non formalizzata dalle istituzioni”, aggiunge Pasquale Imbalzano.

“Tuttavia la necessità di un governo cittadino forte e autorevole è altresi necessario  nell’ottica della spendita di una straordinaria mole di risorse che deriveranno dal PNRR e che vedrà la Città dello Stretto percettrice di finanziamenti che, se correttamente e integralmente spesi, condurrà  a giovamenti economici e sociali ben al di sopra di quelli prevedibili”, continua Pasquale Imbalzano.

“Pertanto, una città che già sconta l’onta della credibilità perduta, derivante dal danno di immagine  subito riguardo alla grave e scabrosa vicenda della presunta alterazione delle elezioni comunali dello scorso settembre 2020,  merita oggi, invece, una risposta chiara e non ambigua”.

“In particolare - conclude Imbalzano - da parte di quei consiglieri comunali che non possono continuare a cincischiare per mezzo di una prospettazione gattopardesca di ipotesi di dimissioni basate su calcoli di adesione alquanto remoti proprio perché vanno ben al di là della stessa consistenza numerica dell’ opposizione. Questi ultimi, proprio per innescare un positivo effetto domino di scioglimento del civico consesso,  devono dare loro disponibilità autentica a rassegnare le dimissioni perché, come oramai chiarito dalle cronache, la maggioranza e il Sindaco sospeso rifiutano di assumersi  le responsabilità politiche a loro carico. Diversamente, scelte attendiste e poco coraggiose la città non le ammetterebbe”.

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