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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'iniziativa

"Libera il Gioco, Liberi di Giocare": al via il percorso educativo del Csi

L'iniziativa si è svolta lunedì 21 marzo. La serata si è chiusa con la consegna della maglietta ufficiale della giornata: "Lo sport non vi dimentica", per ricordare più di mille nomi di vittime innocenti delle mafie

"Libera il Gioco, Liberi di Giocare" è l'iniziativa promossa, all'interno della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, dal Csi Reggio Calabria e Libera. Una giornata, quella di lunedì 21 marzo, ricca di significato e di valore. Al mattino, presso il bene confiscato Samarcanda, gestito da Arci Reggio Calabria, gli educatori Csi Federica Pipitò e Ilenia Adore, hanno realizzato il laboratorio "Conoscersi, Conoscere, Conoscere la Storia". Il Samarcanda, uno spazio prima destinato alle slot machine e a sala giochi, oggi, avamposto educativo, aggregativo e culturale della Città. 

"Gli studenti del ITT Panella - Vallauri, guidati da attentissimi professori e dal lungimirante dirigente scolastico professoressa Anna Nucera, - spiega una nota del Csi - hanno potuto sperimentare, attraverso giochi di ruolo, il rispetto delle regole, la condivisione, l'ascolto, il riconoscimento dell'altro. Grande la partecipazione dei ragazzi e feedback positivi delle classi intervenute. In serata, presso il centro sportivo Sporting Bocale, ha preso il via uno straordinario percorso educativo attraverso lo sport.

L'associazione sportiva Diego Suraci di Pellaro, i ragazzi della Comunità ministeriale di Reggio Calabria e i volontari del territorio, in campo per giocare una partita speciale. Guidati da mister Peppe Romanò, conosciutissimo allenatore del pentacalcio calabrese, ancora una volta un pallone è diventato lo strumento per far "volare alto" tanti ragazzi". 

Il progetto della Polisportiva Diego Suraci, che si allenerà settimanalmente e parteciperà al Campionato Csi, si pone l'obiettivo di generare, attraverso lo sport,  un processo di cambiamento e partecipazione in un territorio e tra ragazzi, spesso ostaggio dell'ingiustizia sociale e dell'illegalità diffusa. Un'idea che ha trovato tanto sostegno e una grande partecipazione di volontari, dirigenti sportivi ed ex calciatori.

La serata si è chiusa con la consegna della maglietta ufficiale della giornata: "Lo sport non vi dimentica", per ricordare più di mille nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, sacerdoti, imprenditori, appartenenti alle forze dell'ordine, esponenti politici e sindacalisti. Ancora una volta, l'associazionismo reggino, "ha fatto rete! Un percorso, inserito all'interno del progetto, "Arianna. Fuori dal labirinto", che alle giornate spot o fatte di solo parole, contrappone i percorsi che generano bene comune e continuativa educativa".
 

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