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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'iniziativa

Reggio si colora di viola e lancia una campagna di solidarietà per i bambini prematuri

Il 17 novembre Corredino Sospeso promuove l'attività dell'associazione Cuore di Maglia e invita tutti a lasciare un segno per la giornata mondiale della prematurità

Giovedì 17 novembre Reggio aderirà alla giornata mondiale della prematurità, istituita per sensibilizzare sui bisogni e la particolare condizione di quei bambini più piccoli degli altri e consegnati al mondo nell'incubatrice prima di poter sentire l'abbraccio dei genitori. Il colore del fiocchetto rappresentativo di questa ricorrenza è il viola e in tempi migliori i monumenti della città si sarebbero accesi di questa tinta, ma seguendo l'indicazione nazionale di sobrietà e risparmio della Società Italiana di Neonatologia, a lasciare un segno stavolta non sarà l'elettricità ma lo faranno le persone, con le loro idee creative. A coordinare l'iniziativa è il gruppo di volontariato del Corredino Sospeso, attivo in città da alcuni anni come progetto dell'associazione Pandora: con il patrocinio del Comune attraverso gli assessorati al welfare e alla cultura, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Federfarma, è stato proposto agli esercenti e i commercianti reggini ma anche a chiunque vorrà farlo, di creare pennellate di viola nelle vetrine e sulle case, oppure con un dolce colorato, ognuno secondo i propri mezzi e inclinazioni creative. 

Quest'onda di colore, che si vedrà nella settimana da oggi al 20 novembre, sarà il contenitore per due iniziative nella data della giornata della prematurità. Il 17 novembre nel foyer del teatro Cilea si promuoverà l'operato della delegazione locale dell'associazione nazionale Cuore di Maglia, che realizza ai ferri abiti, cappellini, calzini e copertine per i piccoli prematuri ricoverati in 90 reparti di terapia intensiva neonatale di tutta Italia (a Reggio quello del Gom). Si occupa inoltre della promozione della "Care", il protocollo di  accudimento che contribuisce allo sviluppo dei neonati e facilita le relazioni genitoriali nell’ambiente della terapia intensiva. Al Cilea si entrerà nel vivo dell'attività con lo Knit Café: dalle 16 alle 19.30, con ingresso libero e gratuito, chi è abile nel lavoro a maglia e uncinetto o chi vuole cimentarsi, potrà partecipare alla preparazione di mini corredini.

E' gradita l'offerta di gomitoli di cotone e lana, principale esigenza dell'associazione, che negli ultimi mesi scarseggiano causa crisi. Lo spiega Simona Argento, delegata di Cuore di Maglia per Reggio e Messina e presidente dell'associazione Pandora.   "Le donazioni - dice - sono diminuite come effetto della particolare situazione economica che tutti stiamo vivendo e pesa anche nel settore della beneficienza. Abbiamo pensato a questo evento dove raccoglieremo anche fondi che saranno finalizzati all'acquisto in particolare della lana merinos, molto costosa ma caldissima e per questo usata per i bambini prematuri". Il ricavato sarà quello dei biglietti dello spettacolo di bolle e clowneria "Magicando" (la seconda iniziativa del 17 novembre), che si svolgerà sempre al Cilea dalle 18 alle 19.45. E si potrà aiutare l'associazione anche acquistando le t-shirt ad edizione limitata firmate dall'illustratore reggino Antonio Federico con vignette sul tema della prematurità (con un'attenzione a tutti i tipi di famiglia, perché il disegno del piccolo in fasce è accompagnato da personalizzazioni anche per nuclei monogenitoriali).

Simona, che ha creato Corredino Sospeso dopo essere diventata mamma per la prima volta a ridosso dall'esplosione della pandemia, ha continuato l'impegno solidale per madri e bambini con disagio economico avviando qui la delegazione reggina di Cuore di Maglia: "Questo bisogno legato ai neonati prematuri è emerso parlando con un primario a cui avevamo chiesto cosa potesse servire in relazione a Corredino Sospeso. Cercando notizie di buone pratiche abbiamo scoperto Cuore di Maglia e li abbiamo contattati per aderire con una delegazione locale. Oggi a Reggio ci riuniamo una volta a settimana per lavorare a maglia e le nostre volontarie sono di età eterogenea, da venti a ottant'anni. A Messina c'è anche il coinvolgimento di anziane che trovano in questo piccolo impegno un modo per svagarsi e vincere la solitudine, ad esempio ospiti delle Rsa". 

Per Reggio c'è in vista un nuovo esperimento. Da dicembre partiranno corsi di maglia e uncinetto tenuti dalle volontarie veterane in questa abilità, il cui costo sarà non in soldi ma in gomitoli, destinati al magazzino dell'associazione.

Il volontariato e la rete del riuso, protagoniste soprattutto le donne

Corredino Sospeso - che in questi anni ha aiutato 140 famiglie in difficoltà del territorio metropolitano - e Cuore di Maglia potremmo definirle una sorta di joint venture solidale, ma l'associazione Pandora è anche tra i primi firmatari del protocollo, a cui partecipa anche il Comune, per la rete territoriale del riuso promossa da Fare Eco come atto conclusivo del recente workshop formativo dedicato al tema. "E' questa la forza delle nostre associazioni - continua Simona Argento - l'aver creato una rete dove ogni iniziativa permette di sviluppare sinergie, di scambiare esperienze e pensare a nuovi progetti. In Corredino Sospeso siamo tutte donne e ci dedichiamo in modo totalmente volontario e con grande passione, pur avendo lavoro e famiglia".

Già nell'ottica della rete del riuso, la prossima attività di Corredino Sospeso sarà domenica 20 novembre, insieme a Fare Eco, per la "Settimana europea per la riduzione dei rifiuti", nel salone parrocchiale della chiesa della Candelora. Dalle 16 alle 18 si terrà un laboratorio gratuito per bambini dai 4 ai 12 anni, ai quali sarà proposto di realizzare panettoni-salvadanai in tessuti recuperati. Seguirà un incontro sulle buone pratiche contro lo spreco alimentare con la nutrizionista Giovanna Anghelone. 

I panettoni creati dai bambini saranno al centro di un'altra campagna dell'associazione Pandora, il "Panettone sospeso", ispirata alla celebre pratica solidale napoletana del caffè. Dal 21 novembre fino alla vigilia di Natale le pasticcerie e gli esercizi commerciali aderenti potranno lasciare un’offerta in questi speciali salvadanai per l'acquisto di un panettone da donare ai bisognosi, tra cui i beneficiari del progetto Corredino Sospeso. I panettoni saranno esclusivamente artigianali per valorizzare i prodotti del territorio e dare un aiuto alle imprese locali nel momento della crisi energetica. Altra iniziativa, il 27 novembre, sarà l'avvio della primo servizio di pannolinoteca solidale della città, dove si farà anche informazione sui pannolini lavabili.

Volontariato, ma non significa improvvisazione. Al contrario, Corredino Sospeso, che coinvolge oltre 500 mamme, tra cui le 16 fondatrici, ha un'organizzazione efficiente e con regole precise, affinate nel tempo. Perchè sappiamo che c'è anche chi indossa l'abito del benefattore ma anziché donare vuole soltanto liberarsi della roba vecchia e inutilizzabile. Nella sede di viale Amendola, le volontarie ricevono donazioni per appuntamento e il materiale deve rispondere a precisi standard di stagionalità, oltre che trovarsi in stato ottimale, pulito e confezionato con etichette che indichino l'età e il sesso dei bambini a cui potrebbero essere destinati. Alla comunità delle donatrici ultimamente si è unita anche Angela Robusti, la compagna di mister Pippo Inzaghi.

Gli oggetti ingombranti come giochi e attrezzature di puericultura, per motivi di spazio (la sede è di 40 metri quadrati) sono gestiti attraverso una community Facebook privata, "Baby One More Time". E c'è anche una lista aperta presso alcuni negozi Universo Bimbo di Reggio e provincia, dove si possono lasciare somme sulla piattaforma GoFundMe per buoni destinati alle richieste raccolte da Corredino Sospeso. E a proposito di rete, quello che, a insindacabile giudizio delle mamme volontarie, non dovesse andare bene, sarà riciclato sul gruppo Non si jetta nenti.

Sarebbe bello riunire anche logisticamente tutte queste realtà di cittadinanza attiva, magari in una sede messa a disposizione da un privato che non la utilizza o da un ente pubblico. Qualcuno (lo "svuotacantine" Domenico Calabrese) proprio in un post di Non si jetta nenti, ha lanciato l'idea di allestire un magazzino con materiale riciclato, tra cui mobili, donato a chi possa servire. E tanti hanno risposto che darebbero la loro disponibilità per occuparsi a turno dell'attività. Un valido esempio di economia circolare, a cui in città idee, cuori e braccia non mancano, in questo caso servirebbe soltanto il locale - la cosa in fondo meno importante, ma purtroppo essenziale.

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