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Ugl, Cuzzupi: "La scuola è l'emblema del Paese!"

La segretaria del sindacato chiede che sia riconosciuto un giusto adeguamento di stipendio e il recupero dell’anno 2013 ancora congelato senza ragione

“La Pandemia e i drammi che ha prodotto hanno mostrato il volto perverso di un universo politico-burocratico teso a difendere il proprio status attraverso la confusione, l’inattendibile rappresentazione dei fatti e la superficialità nella valutazione della realtà. Il tutto trascurando i veri problemi della gente. Il marciapiede, tanto per intenderci, non interessa se non è funzionale a mantenere poltrone, poltroncine e persino seggiole che garantiscono patetiche briciole di potere”.

Non le manda a dire Ornella Cuzzupi, nella sua veste di segretario nazionale UGL Scuola, docente e donna che vive appieno la quotidianità del sociale. 

“Ma com’è possibile immaginare che in un momento come questo, dove il nostro vivere è segnato dal virus; dove la scuola per sopravvivere si è affidata completamente all’inventiva e all’amore per l’istituzione del proprio personale; dove si continuano a fornire agli studenti mascherine burla e si è costretti a tenere le finestre aperte anche a zero gradi per arieggiare gli ambienti; dove gli uffici pubblici sono ridotti al minimo per contagi e quarantene; tutto possa procedere come prima o, peggio ancora, volendo fare illudere che le cose migliorano? Un esempio della situazione – continua il segretario – è dato dall’assurda parodia della democrazia determinata da un sistema di negoziazione e definizione delle regole nel Pubblico Impiego gestito dall’ARAN. Un sistema che non consente ad altri, se non a quelli già presenti nella stanza dei bottoni, di determinare regole e perimetri il cui unico scopo è garantire lo stato attuale e impedire ad altri di attivarsi concretamente per cambiare le cose. Un dato di fatto che mette i vertici del dicastero dell’istruzione nella comoda posizione di ignorare le voci che partono dal basso, da quella maggioranza silenziosa troppe volte intimorita dall’arroganza del potere”.

Una denuncia quella di Ornella Cuzzupi che, tra l’altro, pone l’accento su quanto sta accadendo per le elezioni delle Rappresentanze dei lavoratori nella Pubblica Amministrazione: “Ma chi, in tale contesto, può immaginare uno svolgimento regolare delle elezioni per le RSU nel Pubblico Impiego, Scuola compresa? Eppure, si terranno come deciso a suo tempo con procedure che, considerate le circostanze, limitano, di fatto, la democrazia. Come sarà, infatti, possibile, con il contenimento dei contatti e delle presenze dovute al Covid, garantire a tutte le Organizzazioni Sindacali il diretto e giusto confronto con i lavoratori? Noi, comunque ci saremo e affronteremo la sfida con determinazione e con la forza di chi fatto della democrazia il proprio credo”.

Ma Cuzzupi amplia l’orizzonte anche su tematiche pratiche: “Si smetta di far passerella e si diano risposte concrete. Il rinnovo contrattuale deve, assolutamente, rivedere i parametri retributivi per portare il personale scolastico a regimi di stipendio quantomeno degni, almeno a livello di media europea. L’Europa non può valere solo a seconda dei casi! E poi, ora è il momento di pretendere, e siamo pronti ad affiancare i lavoratori anche legalmente, il recupero dell’anno di congelamento per gli scatti, quel famoso 2013 che pare dimenticato da tutti. Da tutti ma non dall’UGL Scuola, per noi i lavoratori e la scuola sono un bene assoluto e non un mezzo per puntare ad altro!” 

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