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Cronaca

Deceduto il luogotenente dei carabinieri Pricoco, il ricordo del presidente Sframeli 

Il sottufficiale è scomparso dopo una lunga malattia. Si è distinto con onore per equilibrio e determinazione al servizio della Patria e della gente, lottando fino alla fine contro la 'ndrangheta

Dopo una lunga e logorante malattia, sopportata con coraggio e discrezione, nel silenzio della fede, per come ha vissuto, all’età di 68 anni, si è spento il luogotenente dei carabinieri Antonino Pricoco. 

A ricordare il carabiniere e il galantuomo d'altri tempi è Cosimo Sframeli, tenente e presidente dell’Associazione Nastro Verde della Calabria. "Nella nostra regione e in Sicilia, si è distinto con onore per equilibrio e determinazione al servizio della Patria e della gente.

Con mani libere e schiena dritta, ha operato nei paesi pre-aspromontani, caratterizzandosi comandante privo di remore contro la ‘ndrangheta, che ha sapientemente combattuto sino alla fine, spiccando per essere instancabile e insostituibile "combattente", qualità riconosciute dai superiori, dai magistrati, dai colleghi, dalle persone perbene.

Numerosissimi le indagini su gravi fatti commessi da criminali: omicidi, sequestri di persona, ecc., che hanno permesso di arrestare i tanti responsabili a vario titolo, anche eccellenti, concludendo i processi con condanne esemplari per gli imputati.

A causa delle sue molteplici attività investigative, comunicate alla Procura della Repubblica di Palmi, Pricoco è stato destinatario di un attentato alla vita, che ha scampato per mera fortuna e per la sua pronta reazione. Antonino Pricoco, catanese di nascita e calabrese di adozione, ha iniziato la carriera militare nel 1972 presso le Scuole sottufficiali carabinieri di Velletri e Firenze.

Ha retto il comando delle Stazioni sarabinieri di Delianuova, Marina di Ragusa, Messina-Giostra, San Ferdinando e Sant'Eufemia d'Aspromonte dove ha ricevuto la "cittadinanza onoraria", nonché addetto del "Servizio di Sicurezza" di "MarSicilia". Ha concluso la sua brillante carriera nelle funzioni di comandante di sezione del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.

E' stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana dell'onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, nonché della Medaglia d'Oro Mauriziana per “dieci lustri di servizio benemerito e con elevato rendimento”. Nel 2017 è stato insignito dal presidente nazionale dell'Associazione Nastro Verde; dell'onorificenza di Cavaliere Mauriziano (Regie Patenti Magistrali del 19 luglio 1838, D.L. n. 66 e DPR n. 90 del 15 marzo 2010).

Ricordato come un galantuomo d’altri tempi, discreto ed altruista, ha rappresentato l’Arma con trascinante esempio e straordinaria dedizione al dovere. A Taurianova, per l’emergenza del Covid-19, non stato possibile organizzare un sobrio funerale, denso di spiritualità e commozione, per gli “ex” commilitoni, con i quali ha convissuto e condiviso esperienze straordinarie.

Le comunità dove ha svolto servizio hanno espresso cordoglio alla famiglia e all’Arma dei carabinieri per aver perduto uno dei più validi fedele servitore della Legge. "Supportati dalla fede e uniti nella preghiera, - scrive ancora il tenente Sframeli - giungano alla moglie e ai tre figli, da parte di tutti noi colleghi e amici, le più sentite condoglianze, con la consapevolezza che Antonino, da quell’angolo di cielo riservato a noi carabinieri, saprà proteggere  ed illuminare il nostro cammino. Un ideale abbraccio a te, Antonino, amico e collega, che mi ci hai preceduti, andando avanti, nei Cieli Blu".  

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