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Venerdì, 19 Aprile 2024
Strada statale

La denuncia della Fillea Cgil: "Solo rattoppi su strade che rivestono importanza strategica"

I segretari Celebre e Minervino evidenziano che "negli ultimi dieci anni non si sono registrati interventi degni di questo nome"

"Nel 2022, purtroppo, le popolazioni della provincia di Reggio Calabria sono ancora costrette, - affermano in una nota congiunta Simone Celebre, segretario generale Fillea Cgil Calabria ed Endrio Minervino, segretario territoriale-  oltre a vivere un grave e drammatico disagio sociale e una pesante situazione economica, a fare i conti non solo con la mancata realizzazione di grandi e piccole opere infrastrutturali  ma anche con le gravi  inadeguatezze stradali che causano, quasi quotidianamente, incidenti e a volte anche  perdite di  giovani vite umane".

"Pensiamo al decreto legislativo 112 /98 con cui, tra le altre cose, lo Stato ha trasferito alle regioni  - proseguno i sindacalisti - e agli enti ad esse sottostanti  alcune strade non comprese nella rete autostradale e non dichiarate di interesse nazionale. Per quanto attiene la Regione Calabria questo trasferimento è avvenuto con un verbale del 4 ottobre 2001.  Alla provincia di Reggio Calabria (oggi surrogata dalla Città Metropolitana) furono trasferite una decina di strade statali, per complessivi 437 chilometri, tra cui la SS111 di Gioia Tauro che, in attuazione al piano di “rientro strade”, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 28/02/2018 gli è stato riattribuito il requisito di strada di interesse nazionale con trasferimento all’Anas per alcuni tratti di strada.  In buona sostanza, a fronte dei 437 km di strade ex statali trasferite all’Anas della provincia di Rc nel 2001, dopo 21 anni solo 41 km (9 %) hanno concluso il percorso.  In 21 anni, e soprattutto negli ultimi 10, purtroppo, non si sono registrati interventi degni di questo nome, ma solo rattoppi,  su strade che rivestono   importanza strategica non solo per lo sviluppo dell’intera provincia di Reggio, basti pensare alla rilevanza e all’importanza che la Sp1 (ex SS111),  prima strada di collegamento tra i due mari, ha per quanto riguarda gli interventi della protezione civile nelle montagne dell’Aspromonte,  cosi come la Sp2 (ex SS112),   cosi come tutte le altre che, grazie alle loro ramificazioni, permettono di raggiungere alcune zone impervie del nostro complesso territorio provinciale e di salvaguardarlo".

"Fino al 2011, la Provincia di Reggio, con propri fondi, è riuscita a mantenere, - aggiugono  bene o male, il grande  ed esteso “patrimonio viario”  accresciutosi negli anni ’80 e arrivato all’apice con la sottoscrizione del verbale del 4 ottobre 2001 che ha sancito il trasferimento di alcune strade statali dallo Stato alla Provincia. Dal 2012,  grazie ad alcuni interventi normativi  in tema di finanza pubblica che  hanno determinato l’azzeramento delle risorse in capo alle provincie per la gestione delle funzioni fondamentali e quindi anche della gestione delle rete viaria, è iniziato un vero e proprio disastro. Da allora non è più possibile attuare una programmazione basata su risorse certe  e la manutenzione stradale è gestita con risorse una tantum  grazie a fondi di protezione civile e a decreti ministeriali relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane".

"Le condizioni delle strade nella provincia di Reggio Calabria sono veramente al limite dell’inverosimile  e  - concludono  - come Fillea Cgil Calabria e, soprattutto, come Fillea Cgil Territoriale Reggio Calabria, non crediamo ai miracoli, specialmente se questi eventi, il più delle volte straordinari ed eccezionali, si vogliono far verificare in provincia di Rc. Chiediamo e ci chiediamo: sarà mai possibile far credere alle popolazioni di Reggio Calabria e dell’intera provincia che tutta l’attenzione verso il Sud del Sud stia per arrivare  con il Pnrr?".

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