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Cronaca

Detenuto appicca fuoco nella sua cella, due poliziotti intossicati dalle esalazioni

La denuncia è arrivata dai vertici della segreteria generale del Sinappe, Fabio Viglianti e Luigi Barbera: "Pericolo reale e imprevisto"

Un detenuto ristretto presso la Casa Circondariale di Arghillà, ha dato fuoco alla camera detentiva, senza che tale atto fosse preannunciato da una situazione di disagio. 

La denuncia arriva dalla segreteria regionale del Sinappe. “Lo stesso - si legge in una nota - inizialmente bruciava uno straccio che, con mossa repentina ed inaspettata, gli veniva sottratto dall’addetto alla sezione unitamente al preposto: nel mentre però i due erano intenti a spegnerlo, il detenuto incendiava dapprima il cuscino in dotazione e subito in sequenza il materasso, causando una nube di fumo tossico che si propagava per tutta la sezione”. 

“A quel punto - si legge ancora - richiesto l’intervento di altre unità, mentre l’incendio veniva spento con l’utilizzo dell’estintore, si provvedeva ad evacuare le camere di pernotto immediatamente adiacenti a quella interessata, per permettere ai detenuti di defluire presso il cortile passeggi, così evitando che l’atto insano di un ristretto potesse provocare una tragedia”.

I poliziotti intervenuti, rimasti intossicati dalle esalazioni del fumo, venivano nell’immediato sottoposti alle cure del caso.

Il Coordinatore regionale Fabio Viglianti e il Vice segretario regionale Luigi Barbera, nell’augurare loro una pronta guarigione, si congratulano per la professionalità, l’abnegazione e la competenza dimostrata, nonostante il pericolo reale ed imprevisto.

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