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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

L'Osservatorio sul disagio abitativo in piazza "contro ogni sua negazione"

"Il Comune intende sommariamente assegnare due soli alloggi, negando così il diritto alla casa a due delle quattro famiglie, sulla base di argomentazioni non corrispondenti alla normativa regionale"

"La pubblica piazza è a nostro parere il luogo  per ricostruire dal basso il diritto fondamentale alla casa attraverso un’adeguata e strutturale politica degli alloggi popolari con il diretto coinvolgimento di cittadine, cittadini ed istituzioni. Continueremo a stare in piazza, fino a quando non otterremo dalle istituzioni risposte concrete".

E' quanto sostiene l'Osservatorio sul disagio abitativo che in una nota si sofferma anche sulla questione  dell’ex Polveriera: "Per esempio, per la quale il Comune sta concertando degli interventi con la Prefettura: per il riavvio del progetto  nell’area miliare è necessario spostare le quattro famiglie che hanno l’accesso alla  baracca  proprio da quest’area. Secondo la normativa regionale che disciplina l’assegnazione degli alloggi popolari, a ciascuna di queste famiglie va garantito il diritto alla casa assegnando a ciascuna un alloggio.

Ma nonostante il tentativo di dialogo avviato nell’incontro con il sindaco del 21 maggio e le precisazioni  inviate via pec, il Comune intende sommariamente assegnare due soli alloggi, negando così il diritto alla casa a due delle quattro famiglie, sulla base di argomentazioni non corrispondenti alla normativa regionale. Sulle assegnazioni per le altre famiglie della baraccopoli dell’ex Polveriera inoltre il Comune non si pronuncia".

"Nessuna risposta abbiamo avuto poi dalle due Commissioni comunali, bilancio e politiche abitative, alle quali abbiamo chiesto un’audizione sulla delicata questione della gestione economico-finanziaria del settore alloggi popolari. Su questo tema da tempo chiediamo - continua la nota - che il Comune di Reggio Calabria provveda con il bilancio di previsione 2021-2023, a rimettere l’intero ammontare delle entrate dei canoni e delle vendite (circa 5,5 milioni di euro ) accantonati negli ultimi sette anni per la manutenzione straordinaria, per le spese amministrative del settore e per l’acquisto di nuovi alloggi. Ma la nostra richiesta non riguarda solo i fondi già accantonati, chiediamo che la gestione economica del settore ERP rispetti la legge in maniera sistematica e che quindi le entrate del settore siano destinate esclusivamente al settore stesso. 

Si attendono infine risposte chiare anche in tutti gli altri ambiti: il completamento della legalizzazione dei cambi alloggio e la sua applicazione, a cominciare dai casi di emergenza, il finanziamento degli 11 milioni del Decreto Reggio finalizzato all’acquisto di alloggi da assegnare e le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari costituendo la task force, attesa da anni, con le Forze dell’Ordine dello Stato e con l’Aterp Calabria".

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