Disagio abitativo, l'allarme delle associazioni: saranno eseguiti circa 218 sfratti
"Chiediamo all’amministrazione comunale di riavviare la politica degli alloggi popolari perché questa è assolutamente necessaria ed urgente per affrontare adeguatamente la grave emergenza"
L'osservatorio sul disagio abitativo e le associazioni Un Mondo Di Mondi, CSOA Angelina Cartella, Reggio Non Tace, Ancadic e Società dei Territorialisti/e Onlus lanciano l'allarme sfratti.
"Nei prossimi mesi -affermano - saranno eseguiti in città, dopo due anni di blocco, circa 218 sfratti ( dati forniti dal Tribunale di Reggio Calabria). Un fatto di gravissimo allarme sociale che è ignorato totalmente dalle istituzioni pubbliche preposte a fronteggiarlo. Si tratta degli sfratti emessi dal Tribunale negli ultimi due anni, 2020 e 2021, ma non eseguiti in quel periodo per il blocco delle esecuzioni disposto a causa della pandemia; ma con l’eliminazione definitiva del blocco il 31 dicembre 2021 tutti gli sfratti emessi in due anni verranno eseguiti nell’anno in corso".
"Decine e decine di famiglie verranno buttate sulla strada con una pandemia ancora in corso - evidenziano le associazioni - e con tassi di contagio particolarmente elevati. I 218 sfratti non sono numeri ma sono donne, uomini, bambine, bambini, ragazze e ragazzi in carne e ossa, circa 600, che perderanno la loro casa senza averne un’altra dove andare a vivere. Tutto questo avverrà mentre la politica degli alloggi popolari del Comune è per scelta del tutto inesistente e con essa lo è pure quel settore che dovrebbe affrontare le emergenze abitative e quindi gli sfratti. Difatti le 28 famiglie che hanno vinto la graduatoria definitiva delle emergenze abitative, pubblicata dal Comune di Reggio Calabria nel mese di dicembre 2020, dopo 14 mesi non hanno avuto assegnato nemmeno un alloggio. Tra queste famiglie sono presenti diversi casi di sfratto già eseguito. La Prefettura di Reggio Calabria non ha ancora costituito il tavolo per gli sfratti che nel mese di agosto 2021 è stato richiesto alle Prefetture dalla ministra dell’Interno Lamorgese e nel mese di settembre 2021 è stato sollecitato dagli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo in un incontro tenutosi in Prefettura".
A questo punto ritengono necessario lanciare tre appelli
Il primo appello è rivolto alle stesse famiglie che stanno per subire l’esecuzione dello sfratto determinato dal fatto che non hanno avuto il reddito necessario per pagare l’affitto. A queste persone diciamo di non subire passivamente ed in silenzio lo sfratto come se fosse una loro colpa ed un loro fallimento, ma di affrontarlo rivendicando il loro diritto alla casa che il Comune gli dovrebbe garantire secondo i trattati internazionali firmati dal nostro paese e secondo la normativa nazionale vigente. Chiediamo a queste famiglie di rivendicare il loro diritto alla casa unendo le loro voci come già gli enti dell’Osservatoiro hanno fatto con un gruppo di famiglie sotto sfratto. Unendo le voci le Istituzioni non potranno più fare finta di niente.
Non permettiamo che questo ciclone sociale passi nel silenzio, facciamo sentire, assieme, la voce che chiede l’esigibilità del diritto alla casa.
Il secondo appello è rivolto al Comune rinnovando l’invito al sindaco ff Brunetti e all’assessore Gangemi di modificare radicalmente la scelta finalizzata alla completa “dismissione” della politica degli alloggi popolari, l’unica in grado di garantire strutturalmente il diritto alla casa ai nuclei più svantaggiati. Difatti i bandi comunali per il sostegno all’affitto, come quello scaduto ieri, si sono dimostrati quasi del tutto inefficaci.
Chiediamo all’amministrazione comunale di riavviare la politica degli alloggi popolari perché questa è assolutamente necessaria ed urgente per affrontare adeguatamente la grave emergenza che sta arrivando, ma anche per ricostituire una misura ordinaria e strutturale a garanzia del diritto alla casa a fronte dell’aumento dei nuclei familiari con reddito basso e senza casa.
Il terzo appello è indirizzato al prefetto Mariani per chiedergli che provveda a costituire al più presto il tavolo sfratti richiesto dalla ministra Lamorgese, mettendo assieme tutte le istituzioni e gli enti interessati al tema in modo da trovare le soluzioni necessarie per garantire alle famiglie sfrattate il passaggio da casa a casa".