rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dopo la sentenza, Falcomatà parla ai reggini: "Tornerò presto"

L'ex sindaco a poche ore dalla sospensione sceglie i canali social per spiegare quanto accaduto e annunciare le sue prossime mosse

"Vi do la garanzia e la certezza che tornerò presto. Alla prossima!". Le ultime parole di Giuseppe Falcomatà, ex sindaco di Reggio Calabria da meno di ventiquattro ore, suonano come una ripartenza.

L'ex primo cittadino, dopo la condanna a sedici mesi di reclusione - con pena sospesa - per abuso d'ufficio al termine del processo in primo grado sulla vicenda "Miramare" - che gli è valsa la sospensione dalla carica per 18 mesi in applicazione della legge "Severino", ha usato i canali social per parlare ai reggini e offrire qualche spiegazione su quanto accaduto e annunciare le sue prossime mosse.

La prima delle quali è il ricorso contro la "Severino" che è già stato preparato dai suoi legali. "Una condanna per abuso d'ufficio a 16 mesi - ha detto Falcomatà - opera una sospensione di 18 mesi, una cosa che può accadere solo a carico di un sindaco o di un consigliere comunale. Se fossi stato un parlamentare questo non sarebbe mai successo. Farò opposizione come già fatto da De Luca, De Magistris e Pogliese".

Questo assunto porta Falcomatà a criticare la legge che porta il nome della ex Guardasigilli. E per farlo l'ex sindaco svela a chi lo sta ascoltando quanto dettogli da un magistrato durante la pausa di una delle tante udienze del processo che si è svolto presso l'aula bunker di viale Calabria. "Tanti magistrati - ha detto - hanno riscontrato la palese incostituzionalità di questa norma e qualcuso di essi, come mi ha confidato, se ci sarà un referendum abrogativo si è detto pronto a votare per l'abrogazione delle norma".

La seconda mossa sarà quella di presentare appello contro la sentenza. Per farlo bisogna attendere i tempi per il deposito della stessa che sono stati fissati in novanta giorni. "Solo allora - ha detto Falcomatà - scopriremo i perché di questa condanna per abuso d'ufficio, dato che siamo convinti che nella vicenda Miramare non ricorrano nessuna delle fattispecie che possono determinare una condanna per questo reato".

Nel ragionamento di Giuseppe Falcomatà, che ha parlato dopo aver passato una serata tranquilla con i propri familiari, non manca il tema politico, il legame che lega il suo cognome alla città di Reggio Calabria ed un ringraziamento a Paolo Brunetti e Carmelo Versace che avranno il compito di guidare Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro nei prossimi mesi.

"L'amministrazione - ha detto Falcomatà  va avanti perché l'interesse della città deve essere messo sopra ogni cosa. Abbiamo il dovere, la responsabilità e la voglia di andare avanti. Dobbiamo farlo anche perché stiamo vivendo una stagione storica con i fondi del Pnrr ed i tanti progetti in campo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo la sentenza, Falcomatà parla ai reggini: "Tornerò presto"

ReggioToday è in caricamento