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Cronaca

Un’inviata speciale al World Pride di New York: Doretta Drag Queen vola oltre oceano

Un’esclusiva che Salvatore Piromalli e Michela Calabrò rilasciano a Reggio Today. La parata si terrà nella Grande Mela il 30 giugno e da Reggio partirà anche Ubaldo Re

Salvatore Piromalli, componente del consiglio direttivo di Arcigay I due mari, in arte Doretta Drag Queen, oltre ad essere la Drag madrina del Gay Pride di Reggio Calabria e del comitato, a fine mese sarà a New York per il World Pride del 30 giugno in occasione del 50esimo anniversario dai moti di Stonewall.

Una notizia in esclusiva che Doretta e Michela Calabrò, presidente del comitato, rilasciano a Reggio Today.

Un’inviata speciale a New York per rappresentare il comitato e le Drag Queen, insieme a tante altre italiane e ad un reggino doc, Ubaldo Re. Su di lui Doretta dice: “È una persona intelligentissima, che ama viaggiare e che adora questo genere di manifestazioni. Due belle rappresentanze: io per il mondo Drag Queen e lui come riscatto della comunità lgbt in un territorio come la Calabria”.

Salvatore si mostrerà oltre oceano nelle vesti di Doretta, prima in occasione di un cocktail party esclusivo che si terrà il 28 giugno e successivamente al World Pride del 30. Sarà tutto documentato oltre che da “innumerevoli fotografie”, anche dalle sue imperdibili dirette social. 

dorette e ubaldo re1-2-2“Abbiamo aderito all’iniziativa – continua a raccontare Doretta a Reggio Today – per raggiungere il monumento di Stonewall, dove sono nati i movimenti lgbt. Andare su quel monumento storico vestita da Drag Queen è per me un onore. Sono già stata più volte nella Grande Mela, ma tornarci con questa mission è importantissimo: vi sto portando la Calabria, regione dell’Italia per molti cittadini del mondo sconosciuta, ed è stupendo partecipare lì con la spilla e lo stendardo del mio comitato e fare le foto di fronte al monumento”. 

Da Messina, dove Doretta è già stata per il primo Gay Pride sullo Stretto, a NewYork, fino a tornare a Reggio Calabria, dove moltissimi attivisti si stanno muovendo per la parata del prossimo 27 luglio. “Reggio è la mia casa – aggiunge Doretta a Reggio Today – sarò qui in veste di madrina ed insieme alle Portinaie”.

Residui di discriminazioni 

Per Doretta, l’esistenza stessa dei Pride anche in territori come New York, esprime il bisogno di cambiare qualcosa che ancora non va. “I preconcetti ci sono sempre, nonostante oggi si viva meglio ed in maniera più serena e libera. Basta un solo episodio di omofobia per distruggere mille traguardi tagliati. Bisogna ancora lottare e in Italia, purtroppo, siamo tornati indietro anni luce. Adesso la gente è precipitata in una forte paura verso il diverso. Bisogna farsi sentire”.

Come dice a chiare lettere, Doretta e le Drag Queen rappresentano la comunità lgbt che si sente rappresentata da loro. E questo lo sottolinea in quanto anche all’interno della stessa comunità persistono delle forme di repressione, soprattutto da parte di persone appartenenti “alla vecchia guardia, che preferiscono rimanere nell’ombra e riversano la loro insoddisfazione su chi vive la propria vita liberamente ed in maniera aperta e felice. Noi non siamo per questi atteggiamenti anti-pride”, esclama Doretta.

Il sorriso come forma di apertura 

Un modo di vivere che le Portinaie portano avanti anche nei loro spettacoli. Sono già tutte chiuse le date estive previste sul territorio calabrese, da Lamezia fino a Melito Porto Salvo. Durante gli spettacoli, infatti, le Drag sosterranno il Gay Pride ed il loro messaggio più importante, quello del sorriso.

gruppo arci e doretta-2“Noi lottiamo dal punto di vista associativo e politico per certi aspetti – prosegue a spiegare Doretta a Reggio Today - però il modo in cui ti riesci ad avvicinare con lo spettacolo ad alcune menti si distanzia dalla maniera ‘politica’, perché la politica spesso chiude, mentre il sorriso apre tutte le porte in ogni circostanza e in ogni ambiente. Facciamo spettacolo, facciamo divertire,  ma alla fine lanciamo sempre un messaggio verso ogni forma di differenza e minoranza. Noi lottiamo per i diritti di tutti coloro che si sentono discriminati, non chiudiamo porte a nessuno”. 

La soddisfazione di Michela Calabrò

“Io sono orgogliosa del percorso di Salvatore come ragazzo omosessuale della nostra città e soprattutto come Doretta – sono le parole rivolte da Michela Calabrò a Reggio Today -  Siamo riusciti a sfondare molti muri grazie a persone come lui che non hanno avuto paura di portare questa forma di trasformismo e arte nel nostro territorio, e lo fanno con eleganza e professionalità. In questo momento, c’è una comunità più coesa: ad esempio, Ubaldo Re fa parte di quella classe di persone omosessuali della nostra città over 60 che sono riuscite a portare avanti un percorso in un momento storico dove sicuramente non era facile”.

Aspettando il Gay Pride in città: una chiacchierata con Michela Calabrò

Per Michela Calabrò oggi la comunità risulta essere più consapevole e visibile, anche se per altri versi si nota un cambiamento radicale del clima che sta mutando consecutivamente la “rotta” del nostro Paese. Nonostante ciò, la soddisfazione del presidente del comitato Arcigay I due Mari è immensa, dato che Doretta e Ubaldo Re rappresenteranno lo stesso comitato oltre oceano.

”Ciò che Salvatore è riuscito a fare  come Doretta, con tutto il gruppo delle Portinaie, è lanciare messaggi fortissimi di rivendicazione dei diritti lgbt. Riescono a fare da cerniera tra la comunità omosessuale ed eterosessuale e con il fatto che fanno cabaret in tutta la Calabria portano i nostri messaggi, le nostre campagne e le nostre battaglie a 360 gradi in maniera traversale, dalle feste di paese a quelle private.

Grazie alla loro arte ed esperienza sia in Calabria che in Sicilia portano concorsi nazionali, rendendo visibile altresì la Calabria in Italia e nel mondo, e viceversa facendo arrivare nei nostri territori tantissime realtà. So che noi ci saremo a New York, perché ci sarà Salvatore”, conclude col dirci Michela Calabrò. 

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