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Emergenza Coronavirus, Reggio Calabria è in zona rossa: pochi i negozi aperti per protesta

Poche le persone per strada. Bar e pasticcerie, hanno bloccato i loro ingressi, si può ordinare dall'esterno per l'asporto. L'Atam ha limitato la capienza dei propri bus al 50%

Reggio Calabria si è svegliata nella zona rossa, decisa dal Governo per contenere e arginare il Coronavirus. 

Pochi i commercianti che hanno deciso di violare le rigide restrizioni del lockdown. Alcuni, la cui categoria merceologica rientra tra quelle alle quali il Dpcm Conte ha imposto la chiusura, hanno deciso lo stesso di alzare le saracinesche dei loro locali ed aprire al pubblico.

I reggini hanno sostanzialmente rispettato il provvedimento del governo, mentre in tutta la città, le forze dell'ordine hanno garantito la sicurezza e il rispetto degli spostamenti per comprovate necessità.

Bar e pasticcerie, hanno bloccato i loro ingressi: è vietato entrare, ma si può ordinare all'entrata per poi consumare tutto comodamente a casa. 

Da questa mattina l'azienda di trasporto pubblico locale, l'Atam, in ottemperanza al Dpcm del 4 novembre 2020, e fino a nuove disposizioni, nell'ambito delle misure urgenti per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica, ha limitato la capienza dei propri bus al 50% che stanno circolando con pochissima gente a bordo. 

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