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I Democratici progressisti metropolitani dicono no al licenziamento di Fotia

I consiglieri del movimento politico e chiedono la revoca del decreto firmato dal sindaco ff Versace

Aria di crisi alla città Metropolitana dopo il licenziamento di Pasquale Fotia. Per i Dpm sembra essere "la vendetta di Falcomatà e Versace apre così la crisi". I consiglieri Dpm chiedono il ritiro del decreto di licenziamento e spiegano in una nota che: il movimento politico Democratici e progressisti metropolitani, sin dal momento della sua costituzione, "ha posto al centro della propria azione politica - affermano in una nota - la tutela del lavoro in tutte le sue forme, intraprendendo in questi mesi importanti iniziative politiche, quale quella a supporto dei lavoratori aeroportuali, quella che mira all’aumento delle ore dei lavoratori l. 15/2008 e l. 31/2016, già stabilizzati al Comune, ma costretti a vivere con uno stipendio che non consente alle loro famiglie di condurre un’esistenza dignitosa e serena. In un tempo caratterizzato da una pandemia mondiale ancora in pieno corso, da un aumento dei costi dei beni essenziali della vita, da una flessione importante del tessuto economico e produttivo locale, il tema del lavoro e della tutela dei lavoratori deve assumere sempre maggiore centralità nell’ambito dell’agenda politica nazionale e anche locale, a livello comunale e metropolitano".

"In questo contesto, il movimento Democratici e Progressisti, condanna e stigmatizza, - proseguono - sotto il profilo umano e politico, il licenziamento che il sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace, ha disposto nei confronti di Pasquale Fotia. La Città metropolitana ha il compito di adottare tutte le azioni politiche volte a creare le condizioni perché si crei lavoro e impresa sui nostri territori. Invece, oggi, ci troviamo a dover commentare un atto che, umanamente e politicamente, non avremmo mai voluto commentare. Un licenziamento. Il lavoro non si toglie, mai! Pasquale Fotia, professionista e politico da sempre al servizio della Città, rappresenta un riferimento serio ed autorevole della sinistra cittadina, i cui valori sono quelli democratici, riformisti e di tutela delle fasce più deboli".

"Non si comprendono i motivi, ingiustificabili, per cui il sindaco f.f. della Città metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace abbia compiuto questa grave ingiustizia sociale, peraltro in una fase politica delicata, in cui la maggioranza dovrebbe restare unita, con senso di responsabilità, occupandosi di dare risposte alla Città e di gestire la fase di spesa dei fondi del Pnrr. Pasquale Fotia in questi anni ha rappresentato un punto di snodo politico essenziale, volto a favorire rapporti unitari all’interno del centrosinistra, offrendo sempre un contributo necessario alla formazione delle alleanze che hanno reso possibile la costruzione della coalizione vincente. È stato, sin dalla nascita del gruppo, un perno fondamentale per i Democratici e progressisti metropolitani e come politico all’interno della Città metropolitana ha sempre agevolato lo sviluppo dell’azione del centrosinistra. Per i Dp, il licenziamento di Pasquale Fotia è un’ingiustificabile battuta d’arresto di quel percorso articolato di tessitura degli equilibri politici, interni alla maggioranza. Il movimento Dp non vuole credere che si possa usare lo strumento del licenziamento come atto punitivo, di prevaricazione o di condizionamento, volto a soffocare la libertà degli individui, sia essa intesa anche come libertà di esprimere un pensiero politico diverso da quello desiderato dal datore di lavoro". 

Alla luce di queste considerazioni politiche, il movimento Democratici e progressisti metropolitani "ribadisce con forza la severa condanna del licenziamento di Pasquale Fotia da parte del sindaco f.f. Versace e chiede a lui l’immediata revoca del decreto con cui ha firmato il licenziamento".

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