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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ecojazz, al tramonto le antiche sonorità indiane con i musicisti Banik e Dutta

Al parco Ecolandia il giudice Scopelliti ricordato dalla figlia Rosanna che ha ringraziato Gianni Laganà quale "custode importante della memoria del padre"

Un tramonto dai colori e dai suoni intensi che la musica ha reso particolarmente suggestivo. Dalla collina della Contemplazione al parco Ecolandia, come una preghiera toccante e profonda, si sono innalzate le note dell'antica musica indiana. Ospiti del festival Ecojazz, in occasione del consueto concerto al tramonto, Sanjay Kansa Banik al Tabla e Troilee Dutta al Sarod. Sanjay Kansa Banik, musicista indiano residente in Italia da circa 15 anni, autorevole componente dell’Orchestra di piazza Vittorio di Roma, ha dato voce al tabla, tamburo e principale strumento di accompagnamento della musica indiana.

"Una musica millenaria che vanta 5000 anni di storia, di cui c'è traccia già dal 3000 A.C. sui Veda, complesso di testi sacri indiani", ha spiegato Sanjay Kansa Banik. Si è esibita con lui, giunta dall'India per l'occasione, Troilee Dutta con la sua classe e il suo Sarod, strumento a 26 corde. Insieme hanno eseguito il Raga del Tramonto. Nel lessico musicale indiano, il Raga è infatti costituito da una serie di note ispirate al momento della giornata in cui vengono eseguite e allo stato d’animo che le accompagna. Un'armonia tra musica e natura creata e condivisa con il pubblico.

"Ogni nota e ogni accordo hanno rappresentato un messaggio universale di pace, bellezza, condivisione. Ho sentito in modo
molto forte la spiritualità in ogni melodia", ha commentato il direttore artistico di EcoJazz, Gianni Laganà.

Si apre alle antiche sonorità indiane il festival Ecojazz, coniugando sapientemente note e memoria, nel segno di una forte spiritualità. "Questo festival - ha commentato Rosanna Scopelliti, figlia di Antonino, sostituto procuratore Generale presso la
Suprema Corte di Cassazione, ucciso a Piale 28 anni fa - costituisce una meravigliosa iniziativa che ha radici molto profonde. La prima edizione ebbe luogo proprio a ridosso di quel 9 agosto 1991 in cui mio papà fu ucciso. Gianni Laganà, che ringrazio profondamente, è dunque un custode importante della sua memoria e con perseveranza ci invita non perdere la speranza, a ritrovare dentro di noi la bellezza, che questo momento generosamente ci dona, a trasfonderla nel nostro impegno e a riconoscerla nello spirito di chi, restando, non si arrende.

Dopo ogni tramonto il sole sorgerà di nuovo ed anche la notte più buia avrà una fine. Io ho fiducia che la verità sulla morte di mio padre emergerà ed intanto con la Fondazione intitolata alla sua memoria siamo a Reggio ed in Calabria per costruire e dare il nostro contributo, come Gianni Laganà con tenacia fa con EcoJazz da 28 anni. La rinascita deve partire da noi, da questa straordinaria bellezza che ci circonda", ha concluso Rosanna Scopelliti. Ecojazz, proprio da quell'agosto 1991, ricorda il suo papà e tutte le vittime per la giustizia.

"Le note del trombettista Gabriele Mitelli all'alba, il concerto intimo di Gemma Natali e del Resilienza Group, la classe di Kurt
Rosenwinkel e del suo quartetto, l'energia di Omar Sosa con Yilian Cañizares e Gustavo Ovalles, la magia di Enrico Rava e Danilo Rea e la spiritualità di Sanjay Kansa Banik e Troilee Dutta hanno scandito questa 28^ edizione di Ecojazz che ha riservato al pubblico momenti di felicità. Ecojazz ha ormai un seguito di persone affezionate. Già dalla primavera mi viene chiesto se il concerto all'alba sarà organizzato. Questo, ogni volta, mi dà la spinta per continuare. Adesso ci prepariamo per il concerto fuori programma di Bungaro e Ornella Vanoni, al parco Ecolandia, giovedì 29 agosto alle ore 21. Appuntamento straordinario, con il quale, per quest'anno, ci saluteremo", ha dichiarato il direttore artistico di EcoJazz, Gianni Laganà.

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