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Cronaca

Brogli alle comunali, l'attacco di Minnella: "Ormai è gara di indecenza"

Giuseppe Minnella, portavoce provinciale del movimento sociale Fiamma Tricolore, lancia un appello ai cittadini di una Reggio "sempre più invivibile"

"Una gara di indecenza è quella a cui ormai da tre mesi si assiste in una città in cui stamattina, chi scrive, è stato costretto a lavarsi il viso con l’acqua minerale acquistata al supermercato". A parlare è Giuseppe Minnella, portavoce provinciale del movimento sociale Fiamma Tricolore che evidenzia: "Condizioni da quarto mondo che fanno vergognare chi come noi pretende di vivere in una Reggio in cui siano garantiti i diritti e servizi fondamentali, che vengono invece quotidianamente negati da chi la governa e stupra da oltre sei anni.

Ringraziamo magistrati e forze dell’ordine per il loro lavoro, per il “sistema” che sta venendo alla luce, portando a conoscenza, dell’Italia intera, di come si siano svolte le elezioni amministrative a Reggio Calabria lo scorso mese di settembre".

"Mentre il lavoro di indagine è ancora lungi dall’essere completo, e si cerca di scaricare politicamente la colpa sul solo capro-espiatorio Castorina, - continua Minnella - assistiamo ad un sindaco che anziché impazzire per il danno di immagine arrecato, da lui e dai suoi sodali, alla nostra città (in dieci giorni Reggio è stata sui media nazionali per la questione spazzatura e per i brogli) di inquantificabile valore
economico ci ritroviamo ad ascoltare dichiarazioni in cui tende a minimizzare la faccenda, come fosse acqua fresca, nell’ordine di un “centinaio” di voti. Una irrispettosa mancanza di rispetto per la città, i cittadini, l’elettorato e le basilari regole del vivere civile!"

Secondo il portavoce del movimento Fiamma Tricolore "nulla conta per il sindaco se per due anni, in cui abbiamo, tra l’altro, avuto elezioni europee (2018) e regionali (gennaio 2020), ci sia stata una commissione elettorale, avallata dalla sua amministrazione, con un presidente abusivo del tutto fuorilegge che ha nominato scrutatori e presidenti in base a conoscenze e simpatie politiche al fine di alterare il voto; irrilevante per lui l’esistenza fantasma di un’autorizzazione a Castorina di cui è protocollata la revoca ma non c’è traccia della nomina originaria. Tra poco ci verrà a dire che gli asini volano!

Così mentre i controllori del Tito Minniti, in assenza di aerei, vigileranno sul traffico dei quadrupedi in cielo, è del tutto inutile, lo ripetiamo anche oggi, continuare a richiamare alla dignità inesistente di ventuno consiglieri di maggioranza colti da improvviso sordomutismo, di cui non esiste traccia di dichiarazioni all’indomani dell’ennesimo scandalo".

"Un consiglio comunale totalmente delegittimato per i brogli e totalmente esautorato dal suo pessimo presidente che non lo riunisce dal giorno della surroga del consigliere Castorina avvenuta a fine 2020. Sindaco, presidente del consiglio e maggioranza che negano palesemente il confronto in aula ad una opposizione che nelle sedute precedenti ha preso schiaffi da ogni lato: etichettata in ogni modo, definita come composta da “analfabeti funzionali”, irrorati di moralismi legalitari financhè dall’ex capogruppo del Partito Democratico (sic!), “l’uomo di legge”, che si è scoperto essere il peggiore prodotto della più corrotta partitocrazia italiana".

E' un fiune in piena Minnella che aggiunge: "Opposizione che oggi si dimostra al pari dei sordomuti falcomatiani; sono caduti tutti nel vuoto infatti gli appelli della consigliera Filomena Iatì, unica intervenuta all’indomani della conferenza stampa degli inquirenti, a rassegnare tutti insieme le dimissioni da quella cloaca che, anche grazie a loro, è oggi il consiglio comunale".

Il portavoce del movimento si rivolge infine ai cittadini di una Reggio Calabria "sempre più invivibile, a quella grandissima parte complice silente e ignava di questo disastro, vorremmo chiedere se a loro
sta bene vivere in una città così ridotta moralmente, socialmente, economicamente: avessimo risposta positiva, non ci sorprenderemmo visto che c’è chi si è venduto per cento euro, potremmo chiedere alla Nasa di spedirci su Marte alla prossima missione.

Se lo scaricare le responsabilità solo in capo a Castorina ha creato i presupposti per i gravissimi brogli elettorali, il 'sistema' sta da mesi cercando di affogare la vicenda nell’anonimato con il favore di qualche forza amica nel centrodestra che ritrova la parola nei giorni a targhe alterne.

Un appello finale di redenzione a quei giovani e meno giovani che in virtù di promesse, di bisogno  economico in una terra ormai allo stremo, anche in buonafede si sono prestati a tali orrori, chiediamo: andate dagli inquirenti e dite tutto quello che sapete e/o avete fatto, non rovinate la vostra vita per qualche miserabile o per un centinaio di euro che non vi hanno nemmeno ancora pagato; non rovinate la vostra vita per un contratto di tre mesi o per promesse di posti di lavoro che non ci sono e non ci saranno. Vuotate il sacco: noi siamo pronti a perdonarvi e la giustizia saprà essere clemente. In caso contrario per voi non ci sarà scampo: pagherete duramente la complicità ad un sistema criminale!".
 

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