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Cronaca

Elezioni comunali, Davi incalza il sindaco: "Falcomatà dica come stanno le cose"

L'ex candidato alla fascia da primo cittadino e massmediologo spara una serie di domande a raffica: "Cosa è successo fra lunedì 5 ottobre alle ore 15, quando sono state chiuse le urne, e martedi 6 ottobre mattina, quando sono iniziati gli scrutini?"

"Si è licenziato il capo dell’ufficio elettorale del comune, dottor Covani. Pare sia stato licenziato anche il segretario generale comunale, dottoressa Giovanna Acquaviva. Sui giornali imperversano notizie su come sarebbero stati taroccati i voti alle ultimi elezioni (ma va?). E il sindaco della trasparenza, delle ‘porte aperte’ e della ‘fase due’, beffardo, tace…".

A commentare è il massmediologo ed ex candidato a sindaco Klaus Davi che rincara: "Ma lui è il sindaco della città eletto dai cittadini, non il ‘Gran Maestro’ di una setta segreta o di un gruppo di amici, ed è tenuto a spiegare cosa sta succedendo a reggine e reggini". Il giornalista si chiede: "Cosa è successo fra lunedì 5 ottobre alle ore 15, quando sono state chiuse le urne, e martedi 6 ottobre mattina, quando sono iniziati gli scrutini?

Cosa hanno combinato i presidenti di seggio da lui nominati in quelle ore? Hanno chiuso a chiave o hanno trascorso qualche ora nei seggi più del dovuto? Perché proprio il giorno della proclamazione ha definito la catastrofica Commissione elettorale davanti alle telecamere ‘una garanzia’? Perché le gravissime dimissioni del responsabile dell’ufficio elettorale e adesso del segretario generale fanno seguito alle notizie sulle inchieste della Procura? Noi non scopriamo nulla di nuovo. Abbiamo denunciato tutto da subito, carta canta". "Ma questo - conclude Davi - non gli dà il permesso di infischiarsene dallo spiegare ai cittadini cosa è successo in quelle fatidiche ore".

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