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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La grande sete continua, cittadini esasperati e Comune moroso

Domani ci sarà l'atteso incontro tra l'amministrazione e Sorical. Il consigliere delegato al servizio idrico Paolo Brunetti dice: "Sono fiducioso. La società sa che a rimetterci sono i cittadini"

Sul web e per strada, aleggia il malcontento tra i cittadini. Il motivo?  È noto ai più: manca l’acqua. Ormai abituati a lunghi periodi di “siccità’ le criticità sembravano essersi finalmente risolte grazie al collegamento con la Diga del Menta. Problema risolto dunque? Non proprio, arriva infatti, qualche settimana fa  la comunicazione da parte della società che gestisce le risorse idriche calabresi che ridurrà la portata dell’acqua per la città di Reggio a causa dei ‘ritardi’ nei pagamenti del servizio da parte del Comune. Per evitare ulteriori disagi, quindi, l'aministrazione ha fatto sapere ai cittadini che per far fronte al razionamento imposto da Sorical chiuderà i rubinetti in alcune zone della città solo per le ore serali, sino a quando la situazione con Sorical non si sarà risolta. Questa notizia  sommata alle già pre-esistenti e persistenti problematiche (tubi guasti, lavori, ecc), si è scatenata l’ira e l’ironia dei cittadini sui social che non le hanno mandate  a dire.

Le lamentele dei cittadini

I social sono pieni di lamentele. C’è gente che da più di una settimana è senza una goccia d’acqua e se la prende col sindaco, invitandolo cortesemente a “tornare a casa” o lo ringrazia per “l’accensione dell’albero” di Natale ma si dimentica che ci sono “i cittadini senza acqua”. Ma le problematiche non sono riconducibili semplicemente al: farsi una doccia o lavare i piatti. C’è chi, come la signora Maria, se la prede col primo cittadino su facebook, lamentando che, “da una settimana giorno e notte senza acqua. Ho mia madre allettata. Oggi è anche la festa dell’Immacolata come al solito come regalo manca l’acqua è vergognosa  questa indifferenza per i cittadini” e chiede: “a Natale sarà lo stesso?”. Una preoccupazione che non riguarda solo la signora Maria. Teresa, per esempio, che abita nella zona sud della città ci dice che ricorda: “esattamente l’anno in cui l’acqua a casa è iniziata a mancare, era una sera di settembre, non ricordo se  del 1987/88 potrei sbagliare di poco. Allora avevo vent’anni, ebbene, oggi mi ritrovo ancora a dover raccogliere l’acqua la sera o, peggio, a dover decidere se fare la doccia o la lavatrice appena arriva un filo d’acqua”. “Il bello –ci racconta- è che se decido di fare la lavatrice, devo stare lì a controllare se chiudono l’acqua, con il rischio di bruciare anche l’elettrodomestico”. Come molti, anche la signora Teresa ha dovuto acquistare un serbatoio per far fronte alle ‘emergenze’. Il problema però è che: “primo la cisterna deve riempirsi e, nelle giornate di piena tutto bene, il problema è quando manca l’acqua per giorni. Io  non ce la faccio a salire i fusti d’acqua e quindi, rimango senza”. “La mia situazione –spiega la signora Teresa- non è tra le più problematiche c’è gente cha ha bambini, che ha persone malate, anziani e hanno bisogno dell’acqua  costantemente”. Quello che più di tutti snerva sono in ordine: il mancato preavviso dell’interruzione del servizio, l’attesa biblica per la riapertura dei rubinetti e, terzo –ma tra le prime cause di ira- il dover pagare per intero la bolletta di un servizio di cui non usufruiscono.

Sulla delicata situazione, abbiamo chiesto al consigliere delegato del sindaco al servizio idrico e rappresentante nell’Aic (Autorità idrica della Calabria) Paolo Brunetti, alcune delucidazioni in vista dell’imminente incontro con Sorical che si terrà proprio domani. L’esito dell’incontro, vista la situazione di 'nervosismo' che aleggia in città diventa cruciale.  Infatti se l’incontro dovesse andare a buon fine l’emergenza idrica che stiamo affrontando rientrerebbe senza  troppi problemi, ma nel caso in cui Sorical e il Comune non dovessero trovare un accordo che soddisfi entrambe cosa accadrà?

L’amministrazione

 Brunetti, sull’esito dell’incontro però sembra essere fiducioso: “Non c’è alcun motivo per non essere positivi. Si tratta solo di riuscire a trovare un compromesso. Avremo a che fare con persone di buon senso e che capiscono la situazione nella quale ci troviamo e sanno che a rimetterci sono i cittadini. Quindi sono positivo. Esiste un effettiva difficoltà  da parte del Comune nel non riuscire a pagare non solo le rate correnti, ma il debito che l' ente si  trascina da anni. Era previsto un piano di rientro per colmare il debito che non è stato rispettato per ormai noti problemi economici. In più  -aggiunge-  non è stata pagata qualche rata corrente, Sorical ci ha sollecitato, ma non c’erano le risorse. Così ha deciso di diminuire l’erogazione dell’acqua”.

Brunetti, però tiene a precisare che nonostante la comprensione per le difficoltà che la gente riscontra:  “L’acqua –dice- è un bene primario e nessuno vuole farne a meno, ma vorrei ricordare a chi se la prende col sindaco, che i problemi dell’acqua in città risalgono a molto prima dell’amministrazione Falcomatà e non è giusto attaccare solo lui come se fosse l'unico reponsabile”.

Tornando alla questione razionamento acqua, il delegato ci spiega come e dove sarà interrotto il servizio.

“Dopo molti anni si era riusciti a non chiudere più l’acqua in alcune zone, purtroppo però, a causa della riduzione del quantitativo di acqua erogata, siamo passati dai 450/500 litri/secondo a circa 300 litri al secondo, secondo quanto comunicatosi da Sorical. Per questo  molti serbatoi, i più piccoli, riescono ancora a gestire la distribuzione dell’acqua. Il problema invece riguarda invece i serbatoi che hanno una capacità maggiore che sono serviti per una buona percentuale dall’acqua della Diga, invece iniziano ad avvertire l’effettiva riduzione e quindi, non riescono a servire tutte le zone”. 

 Quali saranno le zone in cui è prevista la chiusura dell’acqua?

“Allora i serbatoi serviti dalla Diga sono quelli di Santa Caterina, di Condera che serve tutta la zona Reggio Campi, San Cristoforo, Spirito Santo, Villini Svizzeri e Sant’Antonio, il serbatoio del Trabocchetto che fornisce acqua a Tremulini e Centro Storico, il serbatoio di San Sperato che manda acqua a tutta la parte bassa di San Sperato, appunto, e a Modena Ciccarello, il serbatoio di Modena che fornisce tutta l’area compresa tra il Calopinace e il Sant’Agata. A subire le prime chiusure saranno quelli di Condera, Centro storico e Modena. Per quanto riguarda quest’ultima stimo cercando di chiudere ogni tre giorni.  Da decidere ancora se chiudere a San Sperato. Mentre san Brunello e Santa Caterina stiamo cercando di non chiudere perché essendo più piccolo il serbatoio l’acqua ci basta. Per quanto riguarda l’orario stiamo cercando di chiudere durante le ore serali così da garantire al mattino un accumulo tale da poter distribuire acqua anche nelle zone più alte, dove altrimenti non arriverebbe con la pressione minima". 

Domani come detto ci sarà l'incontro con Sorical cosa fare te se l’incontro non dovesse andar bene?

“Nel caso in cui, l’incontro dovesse non essere risolutivo il Comune penserà ad una gestione alternativa e troverà il modo di ottenere forniture in altro modo”.

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