Il Reggino in fiamme, la battaglia dei vigili del fuoco ormai stremati contro gli incendi
Le squadre stanno lavorando ininterrottamente da giorni, ormai, per mettere in sicurezza le persone e i boschi
Boschi inceneriti, fumo denso, aria irrespirabile, e si iniziano a contare i morti e i danni. Ordini di evacuazione, di lasciare le abitazioni e mettere la vita in salvo. Questa la realtà che stanno vivono da giorni, troppi, i pompieri di Reggio Calabria. Stanno lottando contro un'emergenza che è diventata troppo grande da gestire e adesso arrivano gli aiuti anche dalle altre regioni. Ma loro che sono in prima liena non vogliono essere chiamati eroi.
Dopo ore di intervento le squadre sono stremate: tutte impegnate a spegnere i vasti incendi. In questi giorni la zona più colpita è la fascia jonica reggina ed aiutare anche le squadre dei vigili del fuoco della Piana. Si sta combattendo contro il tempo, per cercare di salvare il vasto patrimonio boschivo dell'Aspromonte e in prima linea ci sono loro, appunto, i vigili del fuoco.
Fabio Maragucci, capo squadra esperto dei vigili del fuoco, rcconta: “questa mattina la situazione si è un po' calmata e ciò ha consentito alle squadre di rientrare in caserma o di avere dei cambi sul luogo. I colleghi sono arrivati alla notte stremati, e hanno continuato a lavorare, senza cibo, purtroppo, perché non c'era nessuno che potesse rifornirli. Sono arrivati stamattina, quindi, completamente distrutti. Anche i nostri mezzi purtroppo sono danneggiati dall'uso perché le azioni concitate non hanno permesso di poter gestire al meglio le situazioni e i mezzi boschivi sono ormai a zero".
"Fortunatamente - prosegue Maragucci - stanno arrivando le prime colonne mobili, quella di Roma è già qui, le altre stanno arrivando e questo permetterà di portare un po' di “refrigerio” ai colleghi di Reggio che sono stremati. Stanno arrivando dal Veneto, dal Friuli, insieme anche a dei moduli boschivi che forse riusciranno a sopperire le attuali carenze. La settimana di Ferragosto le officine, infatti, sono chiuse per ferie e quindi non è possibile effettuare le riparazioni ai nostri mezzi. Stanno arrivando i supporti logistici, qualche automezzo”.
Poi aggiunge: “Vi chiedo di non dimenticarvi di noi anche quando la situazione sarà più tranquilla, cioè nella nostra quotidiana attività istituzionale, con le consuete problematiche”.