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Rientra da Milano e trova la casa infestata dai topi: la denuncia di un medico

Cristina Luvarà ha inviato una lettera alle autorità per "segnalare il pericolo per l’igiene pubblica derivante dall’incuria del sindaco"

Trema la voce al ricordo di quanto accaduto. Ancora fa fatica Cristina Luvarà a riprendersi dallo shock: i topi sono entrati a casa sua al quarto piano e le hanno distrutto la casa, mangiando mobili e suppellettili.

“Lavoro nella provincia di Milano e sono un medico - racconta Cristina Luvarà - ma la mia residenza è qui, a Reggio, dove ho una casa in un condominio. Ho lasciato le chiavi di casa ad una mia amica così da poter prendersi cura delle piante durante la mia assenza, e così quando le ho annunciato che stavo rientrando per le vacanze estive si è messa in moto per far pulire casa. La casa, quindi, non era chiusa da tempo ma ogni settimana era aperta e arieggiata.

Quando lo scorso venerdì però è arrivata la signora per pulire la casa si è accorta che vi erano escrementi di topo, così mi ha avvertita subito. Ho fatto chiudere la casa e ho chiamato subito una ditta per fare la derattizzazione. Nel frattempo io sono arrivata a Reggio e ho potuto constatare che i topi avevano distrutto molte cose: il frigorifero, un divano, dei tappeti e molti vestiti”.  “Penso che sia meglio essere derubata in casa che trovarsi la casa invasa dai topi” -aggiunge amaramente Luvarà. 

Il medico reggino ha voluto inviare una lettera di denuncia per il “pericolo di sanità pubblica” indirizzata al sindaco, al prefetto, al direttore Servizio Igiene e Sanità pubblica Asp, al commissario straordinario ASP Reggio Calabria, al Dipartimento Tutela e Salute Regione Calabria, alla Protezione Civile Sezione di Reggio Calabria, al capo Dipartimento Protezione Civile, al presidente Regione Calabria, al ministro della Salute dott. Speranza, al vice ministro della Salute dott. Sileri e alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Nella lettera-denuncia scrive la dottoressa: “Mi corre l’obbligo sia come cittadino che come medico, di segnalare il pericolo per l’igiene pubblica derivante dall’incuria del sindaco della città di Reggio Calabria, nella qualità di massima autorità sanitaria locale, con tutte le conseguenze derivanti dalla già nota e cronicizzata emergenza rifiuti irrisolta per mancanza di competenze”.

Poi spiega l’accaduto: “Torno nella mia città per il meritato periodo di ferie estive e mi ritrovo ad affrontare una situazione abitativa inimmaginabile nel 2021. Il mio appartamento, sito al quarto piano di un condominio nelle immediate vicinanze del centro storico, viene invaso da topi che non trovando cibo distruggono frigorifero, divano, tappeto, abbigliamento, suppellettili (ovviamente da buttare) oltre che disseminare ogni sorta di escrementi su pavimento e mobilio. A mie spese ho provveduto a fare derattizzare e sanificare l’ambiente, trasferendomi a casa di un’amica ed impedendo al resto della mia famiglia di tornare in città. Non è chiaro a nessuno da dove siano entrati. Tante le ipotesi ma quel che è certo che io ho subito un danno morale e materiale non indifferente”.

"Ricordo che i topi trasmettono attraverso feci, urine, saliva, peli e pulci patologie anche  mortali come la Leptospirosi, la Tularemia, il Tifo murino, la Salmonella per citarne qualcuna. Ma abbiamo dimenticato l’epidemia di “Morte nera” causata da peste bubbonica trasmessa da topi che in Europa nel ‘300 causò la morte di 1/3 della popolazione dell’intero continente? Eppure la pandemia da SarsCov2 ci ha insegnato che “corsi e ricorsi storici” non sono favole. Quando si arriva a questo la politica ha fallito. Le città bisogna governarle sudando camicie e consumando scarpe, non con le dirette mediatiche sui social e foto testimonial di gelaterie e presunti dehors e strade chiuse al traffico automobilistico, che sono lo specchietto per le allodole di una città allo sfascio, con problemi di salute pubblica che nel 2021 non esistono neanche nello stato africano più remoto!".

"Vi diffido formalmente - conclude - ad adempiere a tutti gli interventi atti all’eliminazione di questo stato di degrado, che per incompetenza evidente non è gestito a tutela dei minimi standard di convivenza civile ed  ormai ha messo in ginocchio ed in pericolo sanitario tutti i cittadini di Reggio Calabria, la Città Metropolitana che cade sempre più in basso nel vortice dell’inadeguatezza della gestione  della guida politica”.

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