"L’esigenza della manifestazione di oggi nasce dal disagio che un gruppo di cittadini, che con tale termine vogliono essere identificati, ha visto calpestati i più elementari principi di civiltà e diritto alla salute". A parlare sono i residenti, ormai esasperati, del viale Calabria e di via Palmi che, questa mattina, sono scesi in piazza per dire basta "agli abusi da parte di un’azienda privata che per propri scopi logistici e propria convenienza, non ha esitato a installare in modo semipermanente i compattatori per i rifiuti, adiacenti al nostro centro abitato".
Tutto questo spiegano in una nota "ha originato che il sito, oggetto della nostra protesta, diventasse meta di soggetti senza scrupoli che vengono a scaricare la qualunque, dagli inerti a medicinali, oli usati, mobili e quanto di più misterioso e pericoloso possano contenere alcuni sacchetti chiusi, e la differenza tra le altre zone ad alto degrado ambientale e che qui il degrado è perpetrato da chi aveva il compito di salvaguardarlo".
Ancora più grave, secondo i cittadini che si sono riuniti in Comitato è "la complicità di chi, come le istituzioni tutte, a partire dal Comune, Città metropolitana, ma anche forze di polizia municipale e statale che pur assistendo a questi abusi si sono sempre girati dall’altra parte e nemmeno dopo la nostra petizione e richiesta di udienza si sono degnati di ascoltarci. Non ci restava altro che manifestare civilmente in modo non violento, e fortunatamente abbiamo trovato la stampa che ci ha supportati dando eco alle nostre ragioni e di questo vi saremo sempre grati, una stampa libera e democratica che dà finalmente voce alla società civile".
"Se ci saranno gli estremi, - continua il Comitato e siamo fiduciosi che ci siano, valuteremo la denuncia ai carabinieri ambientali con auspicabili risarcimento danni. Ovviamente il nostro primo obiettivo è quello di far spostare fuori dal centro abitato questi compattatori che tanto danno, stanno causando alla salute anche psichica dei cittadini.
Ma presa coscienza dei nostri diritti chiediamo: la pulizia e l’igienizzazione del sito, ormai invasa da topi ed ogni genere di insetti portatori di gravi patologie; la chiusura della strada secondaria, oggetto del sito di discarica; il controllo permanente con telecamere del sito (installate magari a spese da chi ha causato il problema) che sicuramente per lungo tempo sarà oggetto di discarica; un confronto con le istituzioni per la riqualificazione della zona.
Nonostante tutto su quest’ultimo punto riteniamo si debba lavorare con grande sinergia tra le istituzioni e tutte le associazioni di cittadini e con chi ha a cuore il destino non solo della zona ma di tutta la comunità cittadina".