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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'incontro

Etica e legalità d'impresa, i giovani industriali a confronto per fare sbocciare le imprese sane

Nel salone di Confidustria si è svolto il convegno frutto del protocollo di legalità con la Prefettura

 “Etica e legalità d'impresa” è stato il tema dell'incontro  voluto ed organizzato dai giovani industriali di Confindustria. Nato da una spinta emotiva, per arrivare non solo ai giovani ed ai senior di Confindustria, ma anche al mondo delle professioni, si è posto un obiettivo preciso: “dimostrare, come alle nostre latitudini sia possibile creare valore e quindi portare avanti un qualcosa che sia di positivo, per le generazioni future e per noi stessi”, così come sottolineato da Francesco Cuzzola, delegato alle Risorse Europee Gruppo Giovani Confindustria RC, che ha affiancato, insieme a Michela Polimeni, Bruno Crucitti, coordinatore dell’evento.

“Questo argomento dell'etica della legalità, - ha aggiunto il presidente Salvo Presentino - ci vede protagonisti in un momento di confronto, sia con le istituzioni, sia con gli imprenditori, perché è importante che entrambe le parti siano sulla stessa linea. Oggi una classifica del ministero, vede Reggio Calabria capolista, per quanto riguarda le interdittive antimafia. Un triste primato per il mondo imprenditoriale, ma anche per la parte sociale, perché spesso queste interdittive, non hanno fondamenti forti di indagine, e possono, quindi, creare alcuni problemi sul tessuto economico cittadino. Discuterne con esperti, dimostra che Confindustria e le imprese sane di questa città, sono accanto alle istituzioni per la lotta contro la criminalità organizzata”.

Un convegno che sta particolarmente a cuore agli imprenditori, un’occasione per porre l’accento “sulle belle realtà di questo territorio, che sono tante, anzi sono la maggior parte”, così come specificato da Bruno Crucitti, delegato alla Legalità, e da Michela Polimeni, componente Giovani Confindustria, “tanti argomenti ma si parlerà, soprattutto, di aziende sane, perché grazie alle aziende sane oggi noi possiamo parlare, testimoniare, che qui ce ne sono tantissime, e raccontare alle aziende che magari non sono perfettamente sane o vorrebbero ancora di più migliorare, che ci sono tanti strumenti per poter appunto diventare aziende migliori”. 

Si è poi entrati nel vivo dei lavori con gli interventi dei relatori.  “La legalità d'impresa è strettamente legata,  ha spiegato l'avvocato Titty Siciliano, - connessa alla capacità dell’imprenditore, attraverso i suoi consulenti, così come per la pubblica amministrazione, attraverso i propri funzionari e dipendenti, alla capacità di prevenire un rischio, cioè quel rischio connesso ad un cattivo funzionamento. La legalità sappiamo che ci consegna una prospettiva di lungo periodo, ma questa prospettiva va coniugata con una serie di adempimenti che spesso sono indigesti, perché apparentemente complicano la gestione. Ecco da parte dell'imprenditore, dei consulenti ci deve essere la capacità di progettare le situazioni di vantaggio, che sono invece legate alla strumentazione che l'azienda mette in campo non ultimo quello di una prevenzione del rischio di infiltrazioni”.

“I commercialisti sono presenti sia in una fase ordinaria, sia in una fase di straordinaria gestione,  ha detto Stefano Poeta, presidente dell’ordine dei dottori Commercialisti -  con in questa occasione si è parlato anche delle misure non ablative, cui nostro malgrado le aziende possono anche trovarsi. Il nostro obiettivo è quello di dare la possibilità a tutti gli Iscritti di poter contare, sulla qualità della formazione, e sul rispetto del ruolo che il commercialista deve quotidianamente avere nei confronti dell'intero sistema, questo lo stiamo ottenendo grazie anche ai corretti rapporti, che stiamo tenendo con le istituzioni tutte e come le associazioni, come in questo caso Confindustria”.
 “C'è l'esigenza di recuperare le imprese al mercato pulito, ha evidenziato il sostituto procuratore del Tribunale di Palmi,  Davide Lucisano - e quindi ad un contesto di legalità. In tante occasioni nelle quali si verifica un'agevolazione della criminalità organizzata, che sia soltanto occasionale, c'è la possibilità di disporre il controllo giudiziario, che chiaramente ha la finalità di bonificare l'impresa da tutta una serie di condizionamenti e da renderla competitiva sul mercato in un contesto di legalità. È importante capire, e porre l'accento sul fatto che evidentemente un'impresa pulita è un'impresa competitiva, è un'impresa che può agire in contesti legali sul mercato, e penso questo incontro sia una buona occasione di confronto”. 

“Il legislatore ha chiesto chiaramente un supporto da parte delle aziende sane a quelle, che, invece, sono colpite da misura ablativa,  ha aggiunto Giuseppe Quattrone - e quindi vengono sottoposte a sequestro e poi a confisca, una sorta di tutoraggio, nei confronti di queste aziende che arrivano alla confisca dopo uno shock da sequestro, che le ha minate fortemente, nella parte finanziaria, economica e patrimoniale, quindi nella difficoltà di continuare la propria attività, nell'ottica della salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità dell'impresa”.
A chiudere i lavori il vicepresidente di Confindustria Rc, Giuseppe Febert che ha sottolineato:  “I nostri giovani si stanno dando molto da fare, ed hanno portato avanti questa iniziativa, frutto del protocollo di legalità con la Prefettura, necessario per far sbocciare le imprese sane del nostro territorio”. 

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