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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Evasione fiscale, la Calabria terra di economia "inosservata"

Secondo le stime della Cgia di Mestre nella nostra regione si è raggiunta la percentuale del 21,3, questo ha "provocato" 3,3 miliardi di imposta evasa, al fisco ne sono "sfuggiti" 24,5 euro su 100 euro di tasse

Un'evasione che tocca quota 110 miliardi di euro, praticamente oltre 6 punti di pil: in altre parole, per ogni 100 euro di gettito versato all'erario da cittadini e imprese, 15 sono "rimasti" nei portafogli degli evasori. "In attesa della tanto agognata riforma fiscale che, purtroppo, continua ancora a slittare", è questo il dato riferito al 2018 sul quale punta i riflettori l'Ufficio studi della Cgia di Mestre segnalando in particolare nel Sud le situazioni più "pesanti".

La Calabria, ad esempio, ha registrato una percentuale dell'economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 21,3; questo ha "provocato" 3,3 miliardi di imposta evasa: in pratica ogni 100 euro di tasse versate dai contribuenti calabresi, al fisco ne sono "sfuggiti" 24,5 euro. Critica anche la situazione in Campania che presentava un peso dell'economia sommersa pari al 19,8 per cento, 10,2 miliardi di imposta non versata che, in termini percentuali, ha portato l'evasione a toccare il 22,7 per cento. Subito dopo troviamo la Sicilia con un'economia in nero del 19,3 per cento, un'evasione di 8,1 miliardi, pari al 22,2 per cento.

Le realtà territoriali più "fedeli" al fisco, invece, sono state la Provincia Autonoma di Trento (evasione all'11,3 per cento), la Lombardia (11 per cento) e la Provincia Autonoma di Bolzano (9,7 per cento). Pur essendo necessaria un'azione più mirata contro l'evasione, sia di piccola che di grande dimensione, l'Ufficio studi della Cgia è convinto che sia necessario ridurre drasticamente il peso del fisco.

"In altre parole: pagare meno per pagare tutti. Non va altresì dimenticato - sottolinea - che una buona parte del mancato gettito, in particolar modo al Sud, è ascrivibile all'evasione di sopravvivenza, per cui non pagare le tasse ha consentito a moltissime attività, non solo per quelle di piccola o micro dimensione, di rimanere in vita, salvaguardando molti posti di lavoro. Oltre all'eccessivo carico fiscale che grava sui contribuenti, è altresì necessario intervenire per ridurre il peso dell'oppressione fiscale che quotidianamente ostacola l'attività lavorativa, soprattutto delle imprese di piccola dimensione".

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