Torna a volare il falco pellegrino ferito con armi da fuoco a Pandica
Continua l’azione della polizia metropolitana di Reggio Calabria. L'esemplare è stato curato presso il Centro regionale di recupero animali selvatici di Catanzaro
Nei giorni scorsi, in località Pandica di Melito di Porto Salvo, è stato liberato in natura un bellissimo esemplare di falco pellegrino, che sebbene specie protetta, lo scorso 1 ottobre era stato ferito con arma da fuoco da parte di alcuni bracconieri, riportando importanti ferite a un’ala.
Il falco pellegrino, come noto, fa parte della fauna selvatica ed è quindi parte integrante del patrimonio indisponibile dello Stato, è diffuso e purtroppo storicamente cacciato anche in Italia. Grazie alla sensibilità e alla segnalazione di alcuni residenti della zona e all’intervento coordinato con i volontari delle associazioni Guardie ambientali d’Italia e guardie agroforestali italiane, l'esemplare è stato prontamente preso in carico dal comando della polizia metropolitana di Reggio Calabria, diretta dal comandante Francesco Macheda, che ha provveduto al trasporto e alla consegna al Centro regionale di recupero animali selvatici di Catanzaro.
Il rapace è stato così curato e riabilitato con professionalità e dedizione fino al momento in cui è stato liberato riprendendo a volare, nella stessa zona dove era stato trovato ferito.
"Anche questa operazione - spiega una nota - si inserisce nell’azione sempre più decisa di contrasto al bracconaggio da parte del comando di polizia metropolitana, grazie anche alle segnalazioni da parte di cittadini e alla stretta collaborazione operativa che lo stesso sta attuando in sinergia con altre forze di polizia, con le associazioni di vigilanza venatoria e ambientale e del Volontariato e al supporto di alcuni veterinari, e in particolare alla sempre più stretta sinergia con il Centro regionale di recupero fauna selvatica di Catanzaro".