La famiglia di Valentina Amato, la bambina vittima dell'incidente stradale dello scorso 5 gennaio, ha denunciato una truffa che lega il nome della piccola a una falsa raccolta fondi. 

Si tratta di un gruppo social aperto su TikTok, denominato "Mariella la calabrese", dove si invita a mandare soldi per aiutare la famiglia di Valentina per le spese del funerale, indicando anche un numero di carta Postepay da ricaricare. 

Una vergognosa iniziativa di lucro che fa leva sulla commozione generale per la tragedia che ha spezzato una giovanissima vita e ha colpito tutti in città. Ma i familiari della piccola sono subito intervenuti a smascherare l'autrice della falsa raccolta, precisando di non aver bisogno di nulla.

Francesca, la mamma di Valentina, sul suo social ha sfogato la sua rabbia per la squallida speculazione: "Non approfittate a fare raccolte su mia figlia. Non abbiamo bisogno di niente, Vale ha la sua famiglia, i suoi compagni di scuola e la nostra associazione Jasmin's che stanno pensando a tutto. Se vi chiedono soldi per il funerale non date niente, è una truffa noi non abbiamo bisogno di niente". Alla sua indignazione si è unita anche Sissy Nasuti di Jasmin's, ribadendo che attorno alla bambina tragicamente scomparsa c'è già tutto il sostegno necessario da parte di familiari e amici. 

Sull'episodio è intervenuta anche la famiglia Amato, ringraziando tutti per la solidarietà e chiedendo di fare attenzione alle truffe, facendo sapere che chi avesse versato una somma alla Postepay della finta raccolta sarà risarcito. 

La segnalazione del fatto è diventata rapidamente virale suscitando dolore e rabbia nei reggini, e non soltanto in quanti conoscevano Valentina. La donna presunta responsabile della truffa è stata taggata in modo da mettere in guardia chiunque dall'adesione alla falsa raccolta benefica.