Dopo il blitz notturno della governatrice Jole Santelli si attendeva la risposta di Roma e la risposta è arrivata. Pochi minuti fa il Presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte ha bollato come “improvvide” le iniziative assunte da singoli enti locali.

Misure meno restrittive sono illegittime

“Misure meno restrittive rispetto a quelle assunte dal Governo - ha detto il Premier illustrando alla Camera i provvedimenti sottoscritti nelle ultime ore - con il Decreto del 26 aprile 2020 non sono possibili, sono da considerarsi illegittime”.

Mai scelte improvvisate

Il Presidente del consiglio ha difeso le scelte del Governo per contrastare l’emergenza Coronavirus e, facendolo, ha criticato le decisioni di tutti quei governatori, inclusa la presidente della giunta regionale calabrese. “Mai - ha detto - abbiamo inteso procedere in via estemporanea, improvvisata, solitaria davanti all’emergenza in atto. Le nostre scelte, condivise con tutti gli attori istituzionali, hanno rispettato un accurato bilanciamento delle varie istanze rappresentate”.

Seguiamo evidenze scientifiche

Per Giuseppe Conte l’idea di fondo che ha mosso le scelte governative è stata quella di proteggere la salute dei cittadini e ciò, ha specificato il Presidente del consiglio, “non può avvenire ponendo le proprie opinioni davanti alle evidenze scientifiche, l’episteme alla doxa”.

La taskforce calabrese che ne pensa?

Il confronto con la taskforce scientifica, quindi, per il Governo è stata la via maestra seguita dal giorno in cui l’Italia  stata duramente colpita dal Covid-19. In Calabria, è lecito chiedersi, se sia stato seguito lo stesso percorso. Se, cioè, la decisione notturna della governatrice Jole Santelli sia stata supportata da un confronto con la importante taskforce anti Coronavirus, fatta di “nomi illustri”, che avrebbe dovuto supportare l’attività dell’Unità di crisi regionale per la gestione dell’emergenza sanitaria Coronavirus.