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XIII Congresso Cgil Calabria

Federalismo, Sposato: "Occorre nuovo regionalismo e riforme"

Al Teatro Cilea per due giorni i delegati della Cgil Calabria hanno discusso sul lavoro e le riforme durante il tredicesimo congresso regionale

Due giorni per riflettere su lavoro e legalità per il tredicesimo congresso della Cgil Calabria, che per la prima volta ha scelto Reggio Calabria per parlare ai delegati. Per l'evento è stata allestita anche una mostra sul fondatore del sindacato Giuseppe Di Vittorio. Il tema scelto è chiaro: "Il lavoro crea futuro" e in un gremito teatro Francesco Cilea ecco che tocca al segretario regionale Angelo Sposato, chiudendo i lavori, spiegare che il sindacato sta lavorando affinché la Calabria diventi "una regione innovativa che possa puntare sui giovani e sul territorio". 

E' arrivato anche Luigi Giove, segretario nazionale organizzativo Cgil, a Reggio Calabria,  per seguire i lavori congressuali che vedranno anche il rinnovo della segreteria per i prossimi quattro anni. 

"Servono politiche di sviluppo e coesione all'interno del Paese  - dice Luigi Giove - e, soprattutto, serve un piano d'investimenti straordinari, sia attraverso il Pnrr, sia attraverso i fondi europei che valorizzino il lavoro, lo stabilizzi, lo renda meno precario e più giustamente retribuito. Senza il Sud questo Paese continuerà ad arrancare e considerato a non essere competitivo con il resto dell'Europa del Mondo".

"Questo è già un Paese carico di frammentazione e d'ingiustizie, non c'è bisogno di aggiungerne altre. E soprattutto questo è un disegno di legge che prevede la secessione tributaria dei più ricchi ai danni dei più poveri. Il tema della compartecipazione al gettito tributario delle regioni del Nord a danno delle regioni del Sud - aggiunge Giove - genererà una spaccatura e grandi e forti ingiustizie sociali ed economiche. Non ce lo possiamo permettere e se sarà necessario la Cgil si mobiliterà contro questa iniziativa".

Ed ecco che anche Angelo Sposato nel suo intervento interviene per dire no al federalismo. Spiega il segretario regionale Cgil Sposato: "Il regionalismo in Calabria ha mostrato, storicamente, tutti i suoi limiti. La Regione ha bisogno di riforme anche dal punto di vista istituzionale: ha più Comuni di Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, per fare qualche esempio. Quindi serve questa riforma istituzionale dei Comuni, perché abbiamo visto anche col Pnrr la difficoltà della messa terra delle risorse, della progettualità e della qualità della spesa. Abbiamo quindi proposto di attivare in Consiglio regionale la commissione per le Riforme che dovrà accelerare su alcune di esse perché serve una Calabria più performante rispetto a quello che sono anche le capacità di spesa, dal punto di vista dei fondi europei che per quanto riguarda il Pnrr".

"Abbiamo detto che i temi della sicurezza e della legalità, in una regione che ha una forte invasività della criminalità organizzata, sono la precondizione necessaria. Bisogna mettere insieme, ovviamente, il lavoro e la cultura, il ruolo dell'istruzione, e fare un grande patto sociale sulla legalità con tutte le forze sane. Abbiamo detto - aggiunge Sposato- che bisogna mettere in sicurezza, ad esempio, i fondi europei, il Pnrr. Su questo abbiamo proposto un protocollo di legalità con le Procure antimafia, con le Prefetture, le parti datoriali e con la Regione perché sappiamo l'invasività e gli appetiti della criminalità su questo terreno". "Serve un grande piano per il lavoro - evidenzia il sindacalista - perché a luglio, ad esempio, avremo 100mila persone che non percepiranno più il Reddito di cittadinanza e che non hanno possibilità di lavoro. In alcuni casi ci potrà essere una invasività anche della criminalità organizzata, perché la manovalanza purtroppo serve sempre e si prende sempre dove c'è il bisogno. Noi a questa gente - conclude Sposato - dobbiamo dare risposte, ecco perché questo Patto per la legalità deve unirsi anche al Piano per il lavoro".

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