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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La cerimonia

Reggio Calabria celebra la Festa della Repubblica, cerimonia in via Marina

Hanno presenziato le autorità civili, militari e religiose. Dopo la deposizione di una corona d'alloro la consegna delle onorificenze. Mariani: "Riflettere su quanto è preziosa la nostra democrazia"

Il tricolore garrisce al vento issato sul pennone di Corso Vittorio Emanuele III in occasione del 76esimo anniversario che celebra la nascita della Repubblica Italiana. Le istituzioni cittadine, questa mattina, si sono date appuntamento in via Marina per l'apertura del cerimoniale promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria.

La giornata si è aperta con il defilamento delle associazioni combattentistiche e d'Arma che, accompagnate dalla banda di Mosorrofa, da piazza Sant'Agostino hanno raggiunto il Monumento dei Caduti dove si è svolta la tradizionale cerimonia della Festa della Repubblica. 

Dopo la rassegna dei reparti schierati da parte del prefetto Massimo Mariani e del direttore marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica, capitano di vascello Giuseppe Sciarrone, gli onori all'alzabandiera, e la deposizione di una corona commemorativa, il massimo esponente cittadino del governo ha letto il messaggio del presidente della Repubblica prima della consegna delle onorificenze e delle medaglie d'onore. Alla cerimonia hanno presenziato le autorità civili, militari e religiose della città.

L'intervento del prefetto Mariani

Il messaggio del presidente Mattarella

"Sono trascorsi settantasei anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia. L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale. Oggi, mentre il Continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale, nella Festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche.

Nei diversi contesti territoriali, nelle articolazioni della Repubblica, di fronte a sfide inedite e complesse, come quella dell’emergenza sanitaria e delle ripercussioni economiche e sociali delle crisi internazionali, gli amministratori locali e i pubblici funzionari sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con accresciuto spirito di servizio e con l’obiettivo di offrire soluzioni tempestive ed efficaci.  Da ultimo, gli sforzi posti in essere in tutta la Penisola per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina sono stati l’esempio di un approccio coerente e virtuoso. Lo straordinario impegno del sistema di Protezione Civile, delle Prefetture, delle istituzioni regionali e locali e di tutte le componenti sociali coinvolte, testimonia il vissuto del popolo italiano e la concretezza dei valori costituzionali.

Nel trentennale del Trattato di Maastricht, che ha segnato un’importante tappa nel progetto europeo, siamo impegnati in un percorso che, con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sta coinvolgendo in un processo di rinnovamento e sviluppo la società e le istituzioni. È fondamentale non dissipare le opportunità offerte dall’afflusso di risorse dell’Unione europea, attivando riforme che possono incidere positivamente e in modo duraturo sulla vita dei cittadini.

Festa del 2 giugno, le foto della cerimonia

Il ruolo dei Prefetti, che operano come laboriosi attori di unità e di coesione sociale, è, ancora una volta, cruciale. Nei compiti di garanzia delle libertà civili, come nell’impegno per la tutela della legalità e della sicurezza, nel costante confronto con gli enti locali e nell’azione di mediazione sociale, nella gestione dei fenomeni migratori come delle emergenze, i Prefetti si pongono quali interlocutori essenziali del sistema delle autonomie e della società civile.

Nel rinnovare ai Prefetti e a tutti coloro che rivestono pubbliche responsabilità auguri di buon lavoro, con i sentimenti dell’apprezzamento della Repubblica per la loro azione, esprimo l’auspicio che la celebrazione del 2 giugno possa costituire per i cittadini una rinnovata occasione di riflessione sui valori costituzionali, ai quali ispirare il quotidiano contributo al servizio del Paese".

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