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Biennale dello Stretto / Campo Calabro

Il Forte Batteria Siacci rivive e si riveste di luci di memoria

Grazie ad un accordo di valorizzazione tra il Segretariato regionale del MiC per la Calabria, il Comune di Campo Calabro e l'Agenzia del Demanio

E' il cuore pulsante della Biennale dello Stretto, è il luogo del tempo e della memoria, è il Forte Batteria Siacci, un luogo storico che adesso rivive. Un percorso lungo, iniziato anni fa, grazie ad un accordo di valorizzazione tra il Segretariato regionale del MiC per la Calabria, il Comune di Campo Calabro e l'Agenzia del Demanio. 

Il Forte è il più grande dello Stretto di Messina, sia per dimensioni che per valore architettonico, e fu costruito tra il 1884 ed il 1888 in soli quattro anni. Fa parte del sistema di fortificazioni in difesa dello Stretto costituito dalla corona dei Forti Umbertini realizzati tra il 1885 e il 1892 sulle sponde della Calabria e della Sicilia. 

Imponente, sta lì, e adesso racconta un'altra storia. Il suo riuso, il recupero conservativo e la rifunzionalizzaione , sono una sfida per il Comune di Campo Calabro ma anche per il Segretariato regionale. 

"Il recupero e la risignificazione dei luoghi storici può avvenire solo con la volontà che a volte è caparbietà e la professionalità delle istituzioni pubbliche e delle comunità che lo gestiscono e valorizzano",  sottolinea Angelina De Salvo responsabile dell' Ufficio Stampa e Comunicazione istituzionale del  Segretariato Regionale del MiC per la Calabria.

"La fortificazione, insieme a molte altre in Italia ed in Calabria, - spiega De Salvo -  fa parte del Piano generale di fortificazione del nuovo Stato che prevedeva la costruzione, sia sul versante peloritano che su quello aspromontano, di 24 fortezze per il posizionamento della cosiddetta “Artiglieria da costa” in difesa dello Stretto di Messina. Il forte presenta la forma di un poligono di quattro lati, trapezoidale, circondata da un profondo fossato continuo, con fronte di gola rettilineo, lungo 205 metri e alto circa 80, interrotto da un magazzino a forma di cuneo. È collegato ad altre due opere, Batteria Matiniti Inferiore e Forte Pignatelli recuperato nel 2014. Con il suo terrazzo, i magazzini e le sale interne, i sotterranei già adibiti a polveriera, situato in una splendida posizione panoramica sullo Stretto di Messina, è al centro insieme alle altre due fortezze dell’area naturale protetta ZPS – Zone di protezione speciale Costa Viola. L’area in cui si trova è stata dichiarata di notevole interesse pubblico con Decreto del ministero della Cultura ed è pertanto sottoposta a tutela paesaggistica.

L’Accordo di valorizzazione ha avviato la fase operativa che grazie ad interventi mirati da parte del Comune di Campo Calabro ha permesso la fruibilità e ha promosso la conoscenza di questo patrimonio storico attraverso eventi e rassegne culturali in un percorso di crescita che deve essere durevole.

Secondo i parametri indicati dalla Convenzione di Faro del Council of Europe ratificata nel 2020 dall’Italia, il Forte Siacci è patrimonio culturale della “comunità di eredità” proprio per il significato e il contenuto che questa le attribuisce. Ed è stato quindi restituito alla comunità con un significato diverso, con una vocazione diversa.

I luoghi si svestono a volte per noi della loro storia e si rivestono con nuovi abiti, con nuove luci, quelle della memoria immaginata, ma rimangono con lo sguardo malinconico. E vivono di attese".

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