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L'ultimo addio a Peppe: applausi, l'amato rombo di una Fiat 500 e poi un silenzio struggente

Ad officiare le esequie, nella chiesa parrocchiale di S.Elia Profeta in Condera, don Paolo Ielo. Il 48enne è morto dopo un incidente sul lavoro all'interno dello stabilimento Hitachi Rail di Torre Lupo

E' sempre difficile dire addio alla persona cara che ci lascia e il distacco diventa ancor più devastante quando questo accade inaspettatamente come la tragedia che ha colpito la famiglia di Giuseppe Cuzzola, il 48enne morto nei giorni scorsi all'interno dello stabilimento Hitachi Rail di Torre Lupo. 

Questo pomeriggio, l'ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di S.Elia Profeta in Condera: ad officiare le esequie funebri don Paolo Ielo. E' un abbraccio silenzioso, rigato dalla tristezza, quello dei tanti amici e conoscenti che, ancora increduli, si sono ritrovati per esprimere la loro vicinanza alla moglie Carmela, alle figlie, alla sorella e al fratello Felice, ristoratore molto noto in città

Nelle strade del quartiere, al passaggio del feretro, gli applausi di quanti hanno voluto salutare per l'ultima volta Giuseppe, l'amato rombo del motore di una Fiat 500 e le parole su uno striscione, realizzato dal Fiat 500 Club Italia coordinamento di Reggio Calabria e dal Club amici della vecchia 500: "Cinquencentista per sempre. Per sempre nei nostri cuori".

Il corteo funebre: le immagini

Giuseppe, "u raggiatu", innamorato delle sue auto da corsa, gran lavoratore, l'amico di tutti, sempre pronto a tendere una mano e dal sorriso contagioso vivrà per sempre nel cuore di quanti hanno avuto la gioia di conoscerlo.

Il ricordo commosso del fratello Felice sui social

Cuzzola Giuseppe Facebook-3"Quando eravamo piccoli mi facevi sentire protetto e compreso. Eri il mio supereroe ed accanto a te, “u raggiatu” nessuno poteva farci nulla. Per la gioia di mamma e papà, siamo cresciuti insieme e siamo sempre stati indivisibili, io tu e la nostra amata Lety. La tua vita non è stata facile, dietro un sorriso che non ci facevi mai mancare, tante volte hai celato il tuo dolore, ma non ti sei mai arreso alle difficoltà.

Hai messo sempre l’amore per gli altri prima di tutto: le tue adorate figlie, la nostra famiglia, il tuo lavoro, i tuoi amici. Prima gli altri e poi tu, sempre. Se c’era un problema a casa, da quando papà è andato via, sei stato tu il nostro punto di riferimento. Non ci hai mai fatto mancare nulla, proprio come papà il tuo cuore era immenso.
Passo dopo passo e con immensi sacrifici sei riuscito a realizzare i tuoi progetti imprenditoriali ed a realizzare il tuo sogno di diventare un pilota bravissimo.

Sono fiero di te e ti sarò sempre grato per tutto ciò che mi hai insegnato, fratello mio. Mi hai trasmesso la passione per i motori sin da quando eravamo bambini. Mi hai insegnato l’importanza di essere una persona generosa e sensibile. Mi hai dimostrato che essere un Padre sia il dono più bello che la vita potesse fare ad un uomo, così guardando la gioia che sprigionavi quando guardavi le tue figlie ho capito quanto fosse bello essere un papà. Ancora non ci credo e forse non ci crederò mai, perché con te è andata via per sempre  una parte di me. Ti ringrazio per tutto l’amore che ci hai dato. Sei stato, sei e sarai per sempre il fratello migliore del mondo". 

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