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Turismo / Santo Stefano in Aspromonte

Gambarie, dopo le feste arriverà il finanziamento per la seggiovia di monte Scirocco

Individuata la fonte del Fcs, si aspetta per gennaio l'atteso stanziamento della Regione, con cui si ricostruirà l'impianto distrutto da un incendio

A Gambarie si aspettano due belle notizie e sembra che entrambe arriveranno dopo le feste. A gennaio, secondo i meteorologi, dovrebbe finalmente fare la sua apparizione la neve, e nello stesso periodo la Regione stanzierà in concreto i sospirati fondi per il rifacimento e attivazione della seggiovia che unisce piazza Mangeruca e Monte Scirocco, la cui stazione di arrivo era stata distrutta da un incendio di cui non sono state accertate le cause, nel novembre 2020. Due anni costati tantissimo alla località di maggior richiamo della montagna reggina, non solo perché la disattivazione della seggiovia ha reso impossibile raggiungere le piste retrostanti alla stazione attraverso quel percorso, ma soprattutto perché si tratta di un mezzo strategico non solo d'inverno ma per la fruizione della natura di Gambarie durante tutto l'anno.

La lunga attesa dopo la delibera regionale rimasta senza finanziamento

Per ricostruire la storica seggiovia, nove mesi dopo il loro - era l'agosto 2021 - la giunta regionale, con una delibera di indirizzo dell'allora assessora Catalfamo, aveva previsto 3,6 milioni di euro, demandando però ai dipartimenti la ricerca delle fonti finanziarie. Trascorso un ulteriore anno e mezzo, adesso Francesco Malara, sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte, è in attesa della comunicazione della Regione sugli importi assegnati dal Fondo di Coesione Sociale 2021-2027, che, dopo questa individuazione, sarebbe ormai un passaggio imminente. Non basterà però a garantire il funzionamento della seggiovia entro la prossima estate. "La fase di progettazione e poi aggiudicamento dei lavori richiede diversi mesi - dice Malara - e anche se avessimo i soldi in mano domani, non faremmo in tempo. Ma avendo l'impegno di spesa a gennaio, probabilmente già dopo l'Epifania, potremmo almeno usare i mesi invernali per lo step progettuale, considerando che i lavori non potrebbero comunque partire prima della stagione primaverile".

Francesco Malara

Complessivamente occorreranno circa diciotto mesi per riavere la stazione, ricostruita e ammodernata con una maggiore capacità e velocità di trasporto. Nel frattempo, il turismo invernale si prepara alla neve e gli impianti sono pronti per partire con i primi fiocchi. Il sindaco spiega che è stato organizzato un servizio navetta per raggiungere le piste a cui dava accesso la stazione a monte della seggiovia distrutta. E anche in assenza di neve Gambarie non si ferma, anzi. "Durante le feste - ci dice Malara - metteremo ugualmente in funzione le altre seggiovie per dare la possibilità ai visitatori di fruire del panorama". La prospettiva turistica di Gambarie è da tempo svincolata dalla tradizionale immagine di sito per sport invernali. In linea con la nuova tendenza del turismo naturalistico, si punta sulla ricchezza dei boschi con le proposte delle faggete benessere e del Fantabosco, ideato la scorsa estate, dove è possibile fare trekking e percorsi sensoriali, fitness e didattici anche per famiglie e bambini.

Malara: "Sciare qui è esperienza unica, ma c'è anche il turismo naturalistico"

Sci e neve non sono più risorse esclusive, ma certamente non secondarie. "Non abbiamo piste lunghe come al Nord - commenta Malara - ma la nostra peculiarità, la vista mozzafiato dello Stretto e delle Eolie da 1850 metri d'altezza, fa sì che sciare qui diventi un'esperienza speciale. Dico soltanto che l'anno scorso ho avuto turisti di Bergamo entusiasti, che mi hanno fatto i complimenti per Gambarie"

Tra gli obiettivi della promozione di Calabria Straordinaria, il brand turistico della Regione ideato dall’ex assessore Fausto Orsomarso, ci sono proprio le presenze della stagione invernale. Un segmento che vede Gambarie come polo attrattivo di eccellenza - insieme a Lorica e Camigliatello nel cosentino - con il gallone, per la montagna di Santo Stefano d'Aspromonte, di aver ospitato la prima seggiovia del Meridione, inaugurata nel 1956. Così come ipotizzato nella delibera regionale finora senza portafoglio, pure per i tecnici il costo stimato per riportare in funzione l'impianto principale di monte Scirocco completamente rinnovato è tra i 3 e i 4 milioni di euro - in paragone, non molto più di quanto l'ente calabrese ha speso per fare da main partner alla promozione della stazione di Milano. "Per deformazione professionale - dice ancora il sindaco - io propendo per le spese di investimento rispetto a quelle correnti, e non conoscendo i dettagli non voglio esprimermi su questa particolare iniziativa. In Calabria però sappiamo tutti cosa serve al turismo e quali investimenti siano necessari. Il turista deve poter arrivare qui e riuscire a spostarsi agevolmente, soprattutto se si vuole attrarre un target di visitatori che vengono da molti chilometri di distanza".

Proporre attività differenziate per ampliare la durata dei soggiorni

Anche Luca Lombardi, presidente dell’associazione di operatori del settore Gambarie Attiva oltre che guida ufficiale del parco dell'Aspromonte, riflette su un nuovo modo di pensare la montagna come traino di turismo. Come Malara ha un’ottica inedita non solo sull’inverno, incentivando la meta aspromontana nella stagione estiva, che invece in Calabria coincide tradizionalmente con la domanda di mare. A proposito dell’obiettivo turismo invernale, nelle intenzioni venduto nel sensazionale (e costosissimo) villaggio Ice Senstation alla stazione centrale di Milano, commenta: “In realtà mi pare che la Regione sia fuori dal tempo. Spesso qui in Calabria lo siamo ma con una valenza positiva perché questo ci ha permesso di salvaguardare una certa purezza dei luoghi, però parlando di montagna mi sembra un po’ anacronistico promuovere l’inverno in un periodo come questo di crisi climatica, con tutte le conseguenze che si stanno riverberando sul turismo”.

A Gambarie, spiega Lombardi, quando c'è neve si scia, e sull’afflusso non c’è da lamentarsi, ma la tendenza generale di decrescita che ha colpito questo tipo di vacanze sportive non va sottovalutata. La riscoperta della natura non è soltanto inventiva, ma adattamento a un futuro mutevole. “Lo sci è in calo perché molto costoso e difficile da programmare a causa delle variazioni climatiche sfavorevoli. Da noi abbiamo ancora prezzi competitivi e riusciamo anche a sottrarre utenza all’Etna, nostra diretta concorrente per lo sci. Ma i turisti che arrivano dalle regioni limitrofe sono ormai acquisiti, non è su quello che bisogna lavorare ma sulla differenziazione dell’offerta. Ormai assistiamo a un fenomeno per cui il 70 per cento dei visitatori pernotta senza sciare, a questo target bisogna proporre altre cose. Ad esempio organizzando il trekking, che è oggi uno dei pochi interessi capaci di generare soggiorni di durata superiore al week end”.

Luca Lombardi

Un’attività che sta diventando di tendenza e per cui le richieste stanno crescendo è la ciaspolata. “E’ uno sport facile da praticare ed economico - continua Luca Lombardi - ma questo non significa che non abbia bisogno di investimento o strutture. Soprattutto da noi manca la pubblicità e non tutti sanno che in Aspromonte si può fare anche questo. Credo poi – conclude – che oggi si debba ragionare con un respiro ampio. Vendere non solo Gambarie ma la Calabria, e tutto quello che venendo qui poi si può vedere, ad esempio a Reggio o Scilla. Se davvero arriveranno i soldi a lungo promessi per la seggiovia di Monte Scirocco, sarà importante perché quella è una struttura strategica in ogni periodo dell’anno. La sua assenza ha creato un deficit soprattutto estivo. Finora il finanziamento è rimasto solo sulla carta, ma mi auguro davvero di essere smentito a stretto giro”.

I cambiamenti climatici impongono una programmazione di lungo periodo diversa, aggiunge il sindaco Francesco Malara: "Tra dieci anni potrebbe essere molto difficile avere la garanzia della neve. Non sappiamo cosa accadrà e dobbiamo essere preparati. A Gambarie si può ragionare su nuove piste da creare più a nord. Ma se dovessi dire di cosa ho bisogno dalle istituzioni regionali, direi sicuramente un impianto di innevamento artificiale, che sarebbe utilissimo ad esempio per la pista Telese, che per la sua posizione funziona per mesi anche quando cade poca neve". 

Una cosa per volta, intanto ci auguriamo che davvero siano erogati i soldi e inizi l'iter per la nuova seggiovia.

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