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Palazzo San Giorgio

Il garante dei detenuti Russo incontra l'associazione donne giuriste

“L’etica per la tutela dei diritti umani si costruisce con i segni ed il lavoro degli uomini e delle donne che credono nella legge e nella giustizia e combattono per essa”

Si è tenuto a Palazzo San Giorgio un incontro programmatico di attività a tutela dei diritti umani e nello specifico delle detenute e dei detenuti per gli istituti reggini. 

Giovanna Russo,  garante dei detentuti spiega: “sono stata contattata dall’associazione Adgi sezione reggina ed ho subito accolto il desiderio delle colleghe di voler operare per la tutela dei diritti fuori dalle solite logiche. Un approccio pragmatico e serio di professioniste con le quali ho intenzione di siglare una collaborazione che guardi al merito e non al momento fine a se stesso. Sono particolarmente soddisfatta quando associazioni ed istituzioni avviano relazioni costruttive".  

Riprende una frase di Papa Francesco “i diritti umani vengono prima di ogni altra esigenza”. Ne è fermamente convinta il garante reggino che oggi dá il via ad una ulteriore collaborazione sul tema dei diritti umani e si dichiara come sempre, aperta a tutte quelle realtà serie del territorio che vogliano guardare alla tutela di questi diritti come missione umanitaria. Nessuno escluso. 

L’esempio che riporta il garante è quello di una dimensione dove tutelare i diritti non è affatto scontato e sono sempre maggiori le tensioni e le difficoltà nell’operare e rendere concreto il risultato, ma nulla è impossibile. Ricorda a tal riguardo la donazione delle 5000 mascherine da parte dell’arcivescovo monsignor Morrone ai detenuti delle carceri reggine ed al personale di polizia penitenziaria per il tramite della donazione dell’Istituto nazionale Azzurro e dell’associazione don Lorenzo Milani. 

Il segno tangibile che si operi per la promozione dei diritti si materializza nel risultato di donne e uomini di buona volontà che sanno fare rete e mettono a disposizione le loro attività professionali e istituzionali per una causa maggiore: non rimanere indifferenti alla tutela dei diritti. Parlarne è fondamentale, operare nella concretezza compie il disegno cui ciascuno di noi è chiamato a compiere.  

Il neo direttivo della sezione di Reggio Calabria è composto da cinque giovani avvocati donne (presidente avv. Maria Crea -  vice presidente  avv. Antonella Vizzari -  vice presidente  avv. Anna Golotta – consigliera segretaria avv. Silvia Caprì e consigliera tesoriera avv. Elena Siclari), le quali credono fermamente che, il vero cambiamento e l’eliminazione delle forme di discriminazione nei confronti delle donne nonché l’affermazione della parità di genere, passi soprattutto attraverso azioni concrete a tutela dei soggetti più fragili. 
Aggiunge l’avv. Crea : “indossare la toga, non è solo ammantarsi di un drappo nero, ma è il simbolo dell’altissima funzione sociale, intellettuale e morale che siamo chiamati a svolgere e che pertanto deve essere un punto di riferimento per la collettività tutta.” 
 
L’Adgi sezione di Reggio Calabria ha dimostrato grande sensibilità nell’affermare che le energie buone in questa terra ci sono, basta lavorare in sinergia e soprattutto nel reciproco rispetto dei ruoli. La presidente Adgi, le componenti e il garante si sono date appuntamento nei prossimi giorni per cristallizzare un impegno morale che vedrà protagonista la giustizia sociale e il necessario umanesimo giuridico che deve guidarla.  

“L’etica per la tutela dei diritti umani si costruisce con i segni ed il lavoro degli uomini e delle donne che credono nella legge e nella giustizia e combattono per essa,” conclude il garante Russo.

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