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Venerdì, 29 Marzo 2024
La querelle

Gazebo, Ripepi: "Il Comune stringe il cappio al collo degli esercenti"

Il presidente della commissione Controllo: “Faremo tutto il possibile, a partire dalla modifica del regolamento, per non permettere di prevaricare i commercianti"

“Un gioco al massacro dove le vittime sono i nostri concittadini commercianti che, per l’ennesima volta, vengono umiliati e bullizzati! Gazebi chiusi con determina dirigenziale sul Corso Garibaldi, un cappio al collo degli esercenti dove il nodo lo stringe l’Amministrazione più inconcludente della storia, forte con i deboli e debole con i forti! Hanno mandato a segno, infatti, nel silenzio assoluto, il colpo di grazia definitivo che, scelleratamente e senza considerare la crisi economica generata dalla pandemia, ha inasprito la situazione asfittica in cui versa la Città e che vede sempre più attività, anche quelle storiche, chiudere i battenti!” è quanto afferma il  presidente della commissione di Controllo e Garanzia Massimo Ripepi.

“Anche la più importante organizzazione rappresentativa dei commercianti, la Confcommercio, si è espressa contro la decisione dell’amministrazione, tramite una lettera indirizzata agli assessori Martino e Palmenta. Noi, infatti, deteniamo il record di attività chiuse nel centro storico  - continua Ripepi - e questo, il sindaco facente funzioni lo sa o, comunque lo dovrebbe sapere: stanno chiudendo attività storiche solo perché quest’Amministrazione non è in grado di fare un’azione veramente politica per modificare l’oramai obsoleto Regolamento del 2017 che, per ovvie ragioni, non tiene conto della situazione socio-economica attuale della Città di Reggio Calabria, peggiorata drasticamente a seguito della pandemia e della guerra in corso”.

“La città sta morendo, stanno chiudendo tantissime attività e ci troviamo in una condizione asfittica: un’Amministrazione capace avrebbe dovuto aiutare i propri concittadini e le pochissime attività che sono rimaste in vita (quelle vere, non drogate dai soldi della ‘ndrangheta), piuttosto che abbatterle definitivamente!” – infatti secondo quanto affermato da un esercente di un’attività commerciale sita sul Corso Garibaldi, che ha denunciato coraggiosamente i risvolti devastanti che ha subito per via della determina, i proventi dell’azienda sarebbero diminuiti del 70% a seguito della chiusura del gazebo. Continuano a giustificarsi dietro al Regolamento, quando il problema sorge proprio da quest’ultimo: la gravità della situazione sta nel fatto che non sono riusciti a comprendere che un Regolamento del 2017 non potrà mai soddisfare le esigenze del sistema economico odierno senza tenere conto delle esigenze storiche e degli eventi catastrofici che sono intercorsi in questi ultimi anni: pura follia!” – continua il consigliere Massimo Ripepi – oramai sono talmente e magistralmente abituati a fare il gioco delle tre carte che, mistificando la realtà si convincono di dire la verità”.

“Faremo tutto il possibile, a partire dalla modifica del regolamento, per non permettere a questa sciagurata amministrazione di continuare di prevaricare i nostri coraggiosi commercianti che lavorando sodo e facendo sacrifici immani stanno cercando di tenere in vita le loro attività”,  conclude Massimo Ripepi.

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