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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gioia Tauro

Il gigante del mare Sixin Msc attracca per la prima volta al porto di Gioia Tauro

Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario straordinario, Andrea Agostinelli, che ha accompagnato le fasi di rilancio della scalo, che oggi si lascia spalle anche il ricordo della passata crisi

La Sixin Msc questa mattina ha fatto il suo ingresso nel Mediterraneo, toccando per la prima volta il porto di Gioia Tauro. Per celebrare l’evento, nel piazzale antistante l’Autorità portuale, si è tenuta la cerimonia di Maiden Call della nave, con lo scambio dei Crest fra il comandante della nave Amil Kumar Menon, il commissario straordinario, Andrea Agostinelli, e  Paolo Maccarini, direttore di Terminal Investment Limited Group (TIL GROUP), società controllata da Msc, oggi a capo di Medcenter Container Terminal.

Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario straordinario, Andrea Agostinelli, che ha accompagnato le fasi di rilancio della scalo, che oggi si lascia spalle anche il ricordo della passata crisi.

"Oggi, dopo 4 anni, festeggiamo la giornata dell’orgoglio della comunità portuale gioiese. Il rilancio del porto è nei fatti, è rappresentato da quella nave portacontenitori, la Sixin, che appartiene ad una classe di 11 navi dell’armatore MSC, le più grandi, le più capienti del mondo, nella capacità di trasporto dei containers, potendone stivare fino a 23.600. Ne sono arrivate 79 negli ultimi 12 mesi, questa è l’ultima e la più grande in assoluto! Per la prima volta in un porto della Repubblica". 

E non sono stati accosti occasionali, "noi rappresentiamo -ha continuato Agostinelli - una call di linee intercontinentali. Ma il fenomeno del gigantismo navale ha un rovescio della medaglia. Pochi porti al mondo sono capaci di lavorare navi come la Sixin, in Italia pochissimi, per la vetustà delle infrastrutture, l’insufficienza dei fondali, le immense difficoltà burocratiche dei dragaggi portuali.

Al prezzo di costosissime manutenzioni del canale, invece noi oggi possiamo affermare con legittimo orgoglio "Gioia Tauro come Rotterdam e Anversa, come Ningbo e Shanghai in Cina, come King Abdullah Port, come Tangeri, i più grandi terminal contenitori del pianeta!

Tutti insieme abbiamo dato un senso a questi durissimi quattro anni in trincea per la rinascita di questo porto. Oggi finalmente possiamo iniziare ad ipotizzare un maggior gettito fiscale sulle merci sbarcate per la prima volta in un porto comunitario, possiamo ipotizzare che attraverso la ferrovia, parte di queste merci sia indirizzata ai mercati meridionali e del centro nord, possiamo iniziare ad ipotizzare che una parte di questi contenitori sia aperta nelle aree retro portuali.

Questa diventa una concreta prospettiva di sviluppo del porto, e con la Zes dell’intera area territoriale e regionale, il risultato del nostro lavoro, di cui andiamo orgogliosi". Dopo i ringraziamenti al terminalista armatore, alle maestranze, alle forze di polizia e a "pochi altri, che, insieme a me, hanno creduto nel sogno visionario di una Calabria nuova", l'ammiraglio Agostinelli ha voluto ricordare la solitudine che lo ha accompagnato al suo arrivo a Gioia Tauro, 4 anni orsono, prima del passaggio su quello che accadrà nel futuro "oggi, apprendo dalle cronache, sarebbero decine coloro che si sono candidati alla guida, dopo di me, di questa autorità portuale, e avete forse letto di professionalità di altissimo profilo. Questa è la dimostrazione tangibile che Gioia Tauro non è più la Cenerentola, non è più ai margini, non si è fermata, come recita il filmato che avete visto, e non si fermerà, e dunque oggi è lecito festeggiare.

Da domani, ci sarà tempo per affrontare altri punti nodali fra cui la gestione del gateway ferroviario portuale, un asset strategico per il nostro porto come dirò più avanti, che dopo un faticoso travaglio posso annunciare essere finalmente in dirittura di arrivo, lo snodo ferroviario di Rosarno, un argomento caro alla presidente Santelli e per noi decisivo".

C’è un accordo quadro ha proseguito Agostinelli "di Programma datato 2010 inerente il Polo logistico Intermodale di Gioia Tauro. Questo APQ ha stanziato 285 milioni di euro per l’adeguamento delle linee ferroviarie Gioia Tauro - Battipaglia e Sibari – Metaponto – Taranto - Bari, di cui RFI è l’Ente attuatore individuato dal MIT.

La Commissione Europea aveva espressamente condizionato tale stanziamento alla realizzazione del gateway ferroviario nel porto ed alla definizione della gestione del raccordo San Ferdinando - Rosarno. Tanto è vero, che con una nota del giugno 2014, la Commissione europea minacciava il ritiro del progetto sulla linea ferroviaria tirrenica e jonica se il bando di gara per la realizzazione del gateway non fosse stato finalizzato entro due mesi da quella data.

Noi abbiamo adempiuto a quella condizione entro i termini, ed oggi il gateway è stato progettato, realizzato e collaudato, in soli 3 anni e mezzo ed è costato 19 mln. di euro di contribuzione pubblica. Ora tocca a RFI, tocca al MIT, tocca alla Regione Calabria. Non è importante chi farà queste cose, sarà invece decisivo che questi nodi vengano affrontati da domani con la stessa determinazione e con quella passione che l’importanza di questa infrastruttura portuale ha sin qui richiesto". 

Tra gli ospiti presenti, organizzata nel pieno rispetto delle linee guide definite dal protocollo anti Covid-19, il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, e la governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli, oltre alle autorità civili e militari.

"Quella di oggi – ha affermato la governatrice – sarà ricordata come la giornata dell'orgoglio per un porto, quello di Gioia Tauro, che per troppi anni è stato una scommessa mancata, se non addirittura perduta. L'approdo della mega portacontainer, una vera regina del mare, dimostra invece quanto siano estese le potenzialità di uno scalo dalla cui crescita dipende lo sviluppo stesso della Calabria e del Mezzogiorno".

"Non possiamo perdere questa sfida - ha ribadito Santelli – realizzare tutte le infrastrutture necessarie per l'espansione del porto e del retroporto, ma anche una scuola di alta e media formazione per le maestranze che dovranno operare nello scalo. Il mio augurio è di poter continuare a lavorare con l'attuale commissario, Andrea Agostinelli, il cui operato e le cui competenze sono apprezzate in modo bipartisan, segno che in tutti questi anni l'ammiraglio ha lavorato bene e con determinazione. Spero che anche il governo ne prenda atto e che voglia confermarlo nell'incarico".

I dati della nave

Un gigante del mare di 400 metri di lunghezza e 61 di larghezza, costruito nel 2019 e battente bandiera panamense, con una capacità di trasporto pari a 26,656 teus. Sono numeri importanti che rimandano, nel contempo, a quelli dell’infrastruttura portuale calabrese, chiamata a stare, a pieno titolo, tra i porti più strategici che uniscono le principali e più trafficate linee internazionali dei traffici mondiali, da e per il Far East.

Del resto, a sottolineare l’attenzione che Msc rivolge a Gioia Tauro è, anche, la decisione di inserire il porto di Gioia Tauro tra gli scali di linea della sua ultra-large. La Sixin Msc tornerà, infatti, a Gioia Tauro il prossimo 5 giugno per poi fare ritorno dopo 60 giorni, e così di seguito con cadenza regolare.
 

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