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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il sit-in / Gioia Tauro

Gioia Tauro, al porto sciopero contro il licenziamento del sindacalista Macrì

I lavoratori del sindacato di base Orsa hanno incrociato le braccia per ventiquattro ore e chiedono a Mct il reintegro

Hanno incrociato le braccia questa mattina e per ventiquattro ore, sino alle 6:45 di martedì 21 febbraio, i lavoratori della Medcenter di Gioia Tauro aderenti al sindacato autonomo Orsa Porti in segno di solidarietà al segretario nazionale del sindacato Domenico Macrì, dipendete di Mct, lavora da oltre vent’anni con serietà e professionalità, sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei lavoratori, licenziato, secondo l'azienda, per motivi disciplinari.

Motivi pretestuosi, invece, per i lavoratori portuali dell'Orsa che non ci stanno a vedere licenziato il loro collega sindacalista. Davanti al gate portuale tante bandiere arancioni dell'Orsa e striscioni con su scritto: "Delatori e direttori non spostano contenitori! La vostra sete di licenziamenti non ci fermerà!".

Al sit-in anche rappresentati dell'Usb Porti, Rifondazione comunista, Orsa nazionale, comitati civici, movimenti ed associazioni del territorio regionale, amministrazioni comunali e tra questi il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, che hanno manifestato sotto lo sguardo attento di polizia, carabinieri e guardia di finanza che hanno garantito l'ordine pubblico. 

 "Questa mattina siamo stati a Gioia Tauro,  - dicono i lavoratori de La base di Cosenza - allo sciopero indetto per protestare contro il licenziamento del segretario del sindacato ORSA Porti, Domenico Macrì. Il licenziamento, avvenuto per ragioni pretestuose e atte a sopprimere le lotte sindacali dei lavoratori portuali, rappresenta un gravissimo precedente. L’organizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici è il fondamento su cui si basano le conquiste dei diritti, la difesa delle tutele e il miglioramento delle condizioni di lavoro; non lasceremo Domenico da solo, né permetteremo all’azienda Mct di perpetuare condotte antisindacali che colpiscono la vita personale e professionale di un lavoratore oltre che l’organizzazione sindacale tutta".

Un sit-in di solidarietà che non ha bloccato comunque le attività portuali che sono proseguite senza intoppi. 

Due le richieste dell'Orsa: il reintegro di Macrì e il riconoscimento delle rappresentanze del sindacalismo autonomo nelle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Tra coloro che hanno aderito allo sciopero anche rappresentanti della Sinistra di base della Cgil Calabria. Le attività portuali sono comunque proseguite senza intoppi. Sul posto Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno garantito l'ordine pubblico. 
   

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