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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Gioia Tauro

Gioia Tauro, la tartaruga Golia salvata e restituita al mare dalla guardia di finanza

L'esemplare di Caretta caretta avvistata nelle acque del Golfo gioiese dai finanzieri è stata salvata, curata e riconsegnata alle onde del suo mare

La guardia di finanza esercita, grazie all’articolata componente navale di cui dispone, il ruolo di polizia del mare nazionale, a tutela di tutti gli interessi dei cittadini e dello Stato. Abitualmente l’attenzione dei finanzieri, che operano sul mare e lungo le coste, è rivolta alla prevenzione, alla scoperta e alla repressione delle molteplici attività illecite che possono verificarsi nel teatro marittimo, tuttavia nel corso dei pattugliamenti effettuati dalle unità navali del Corpo, i militari sono presenti e in grado di intervenire anche in emergenze di altro genere che, rappresentano talvolta un’altra forma di salvaguardia degli interessi della collettività.

È quanto è successo all’inizio di giugno quando l’equipaggio di un’unità guardacoste della Stazione navale della guardia di finanza di Vibo Valentia stava effettuando una perlustrazione delle acque del golfo di Gioia Tauro, quando uno dei finanzieri ha avvistato in mare una tartaruga di notevoli dimensioni, che si muoveva debolmente fra le onde. Non è la prima volta che i militari dei reparti navali della finanza che operano in Calabria si imbattono in esemplari del genere, quindi, agli occhi dei finanzieri il comportamento della tartaruga è apparso subito come un animale sofferente, in gravi difficoltà.

Fermato il guardacoste e messo a mare il battello di servizio i militari si sono avvicinati alla creatura e hanno constatato che era in stato di sofferenza, decidendo quindi di recuperarla per cercare di portarle soccorso. I finanzieri hanno attivato la Rete regionale di spiaggiamento, chiamando l’Asp di Vibo Valentia e il Centro di Recupero Marine Animal Rescue Effort di Montepaone (Catanzaro) i cui
operatori sono intervenuti e hanno preso in consegna la tartaruga, un esemplare lungo oltre un metro e di 54 chilogrammi di peso e, presumibilmente, di altrettanti anni di vita, verificando una grave subocclusione gastrica, cagionata dall’ingestione di numerosi frammenti di plastica che l’avrebbe sicuramente portata al decesso in tempi brevi, senza assistenza.

La creatura è stata sottoposta a un attento trattamento terapeutico da parte del veterinario e degli operatori del centro di recupero e in poco più di un mese e mezzo ha recuperato la piena vitalità e la capacità di essere restituito al proprio ambiente naturale.

Finalmente pochi giorni fa la tartaruga, un esemplare maschio della specie Caretta Caretta, al quale è stato dato il nome “Golia” per le sue dimensioni, e per l'esuberanza e la tenacia dimostrate in un’opera di recupero che forse non sarebbe stata possibile nel caso di un esemplare più debole, è stata riportata e liberata in acque prossime a quelle dove era stata salvata. Il veterinario che ha seguito il recupero della tartaruga e gli operatori scientifici di M.A.R.E. Calabria si sono presi cura della creatura fino alla sua liberazione da bordo della stessa unità navale del Corpo che aveva salvato la tartaruga.

Golia, dopo aver ripreso contatto con il proprio ambiente vitale, ha preso a nuotare sempre più sicuro nelle consuete acque del Tirreno e, dopo aver inizialmente indugiato nei pressi dell’unità navale dei suoi soccorritori, si è finalmente allontanato a fior d’acqua, spinto con vigore dalle proprie pinne natatorie.
 

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