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Cronaca

La storia di Frangipane e la sua fucina dell’arte a Reggio Calabria

Le Giornate Fai di Primavera dedicano un evento speciale al tenace difensore dei beni culturali della Calabria. Sabato 25 e domenica 26 marzo visite al Museo allestito nei locali del liceo artistico. In provincia il sito da scoprire è San Ferdinando

Un incessante amore per l'arte, la bellezza e per la cultura artistica che avvolgeva Reggio Calabria. In questa edizione, il Fai, Fondo per l'ambiente italiano, ha deciso nella città dello Stretto di dedicare le Giornate di Primavera ad Alfonso Frangipane: artista, ricercatore, filantropo, disegnatore, cultore e storico dell'arte.

Alla grande personalità, catanzarese di nascita e reggino d’elezione, tenace difensore dei beni culturali della Calabria, è dedicato un evento speciale che vedrà l'apertura straordinaria dei suoi laboratori. Un viaggio di scoperta nell’attività instancabile del maestro in tutte le forme dell’arte, attraverso le testimonianze custodite nelle teche del museo che ne porta il nome: in linea di continuità con quello che è stato il sogno e il progetto dello stesso Frangipane.

Guarda il tour virtuale del Museo Frangipane

Il museo, realizzato all'interno dei locali del liceo artistico di Reggio Calabria, "ne rappresenta la summa - spiega la delegazione reggina del Fai - e si pone come valido potenziamento per le attività culturali della scuola, per diventare occasione di incontro e di confronto e per trasmettere alle nuove generazioni valori e modelli sempre validi". 

Ma chi era Alfonso Frangipane? 

Illuminato, appassionato, instancabile: Alfonso Frangipane è una figura della quale è arduo sintetizzare l’opera e il prestigio, lo spessore e la visionaria, meritoriamente pragmatica, capacità di anticipare il futuro.

"Studiare oggi l’opera e la personalità di Alfonso Frangipane è tutt’altro che scontato; si tratta di una figura poliedrica, - scrive la professoressa Rosanna Fiore, sul sito del museo d'arte - il cui impegno concreto si è rivolto ad ambiti diversi con apporti originali, lasciando con lungimiranza un’eredità ancora da scoprire interamente. Tuttavia vi sono dei tratti distintivi che si evidenziano in ogni settore, in ogni ambito, in ogni luogo, in cui egli ha operato e si è impegnato". 

Frangipane si trasferì definitivamente a Reggio Calabria nel 1919 come docente titolare di disegno e storia dell’arte prima nel Regio Istituto Magistrale e poi nel liceo scientifico e nel liceo classico.

Come i viaggiatori inglesi e tedeschi del Settecento, e come la più moderna figura di Gerhard Rohlfs, percorse la Calabria in lungo e in largo alla ricerca di quadri, sculture, resti architettonici e reperti archeologici, svolgendo il ruolo importantissimo di riscoprire "opere d’arte abbandonate a se stesse, avvolte nell’oblio, fatiscenti ed esposte a possibilità di manomissioni", scrive egli stesso nel 1915.

"Raccolse e collezionò - scrive ancora la prof Fiore - notizie e appunti che confluirono in due opere: l’Inventario degli oggetti d’arte in Calabria, redatto nel 1933 per il Ministero su proposta dell’illustre archeologo Paolo Orsi, e l’Elenco degli edifici monumentali relativo alle tre province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. (In basso Frangipane con alcuni docenti dell'Istituto d'Arte - foto sito museodartefrangipane.it)

Ancora oggi tali pubblicazioni sono il punto di partenza per chiunque voglia accostarsi alle tante opere presenti sul territorio calabrese, così come rimangono fondamentali gli articoli che scrisse sulla rivista Brutium. Scopritore di Mattia Preti e promotore dell’arte a tutto campo: già nel 1920 aveva organizzato a Reggio la prima Mostra d’Arte Moderna". 

Nel 1920 avviò in città le Biennali d’Arte Moderna Calabrese. Ha investito tutte le proprie energie per la creazione di una vera e propria fucina dell’arte a Reggio Calabria, con la fondazione dell’Istituto d’Arte prima (1933), e del liceo artistico dopo (1948), ponendo le basi per l’istituzione in città dell’Accademia di Belle Arti e della facoltà di Architettura.

"L'arte come volano di riscatto per una terra nobile sì, ma disagiata"

I progetti di Frangipane erano chiari, "le due scuole - riporta il sito del museo - costituivano il perno di un polo artistico che in verticale doveva poi completarsi con le istituzioni accademiche per dare ai giovani talenti artistici l’opportunità di approfondire la propria preparazione. L’arte diventava così anche strumento di sviluppo, di promozione del territorio, volano di riscatto per una terra nobile sì, ma disagiata, come la Calabria dei suoi tempi, perché il rinnovamento potesse realizzarsi non con le parole, ma con la conoscenza, lo studio e l’impegno civile […]. Non dimentichiamo che Frangipane, quando fondò l’Istituto d’arte, ebbe come modello il Bauhaus tedesco di Gropius (1919)". (In basso un'aula dell'Istituto d'Arte durante una lezione negli anni '40 - foto sito museodartefrangipane.it)

Aula dell'Istituto d'Arte durante una lezione negli anni '40 (foto sito museodartefrangipane.it)

Le bellezze da visitare a Reggio Calabria e San Ferdinando

Autentica perla di questa edizione delle Giornate Fai di Primavera sarà l’inaugurazione dell'antico studio di Alfonso Frangipane, ristrutturato e reso visitabile, nei locali del liceo artistico reggino: al suo interno si potranno ammirare i mobili da lui stesso disegnati, con cornici, salottino, tavolino, arredi per la sala dei professori, cassapanche in noce intagliata eseguite su suo disegno e bellissimi tessuti-arazzo, sempre su suoi disegni, con motivi decorativi Liberty stilizzati (come quello con le triremi) e con stilemi floreali per tessuti e damaschi a macchina Jacquard.

Orari: sabato 25 marzo, dalle ore 10.30 alle 17.30, domenica 26 marzo, dalle ore 10 alle 17.30. Visita guidata alle opere d'arte di altissimo pregio (il Cristo di Jerace, "Francesca" di Ortona, dipinti di Ciardo, Colao, Alfano) custodite nel museo d’arte e visita eccezionale ai laboratori con le collezioni prodotte dall'attività didattica. L'Archivio di Stato illustrerà testi e documenti storici legati alla sua figura oltre che alla sua opera. (A cura della delegazione Fai di Reggio Calabria)

Alcune teche del Museo Frangipane

San Ferdinando: da centro borbonico a snodo del Mediterraneo

Apre la visita il monumento in bronzo realizzato nel 1920 da Francesco Jerace (1853-1937) per celebrare contemporaneamente la memoria dei caduti sanferdinandesi del primo conflitto mondiale e del sottotenente di vascello Vito Nunziante. Il percorso condurrà i visitatori nella chiesa del Perdono, cappella funeraria dei Nunziante, dei primi anni Trenta dell'Ottocento; nella chiesa di San Ferdinando e, infine, nella Colonia Nunziante, orfanotrofio voluto dai marchesi calabresi, a cui si deve la nascita di questo piccolo borgo. Ultima tappa il lungomare. Visite sabato 25, dalle ore 9.30 alle 13, domenica 26 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14.30 alle ore 16. (A cura della delegazione Fai della Locride e della Piana).

Cosa sono le Giornate Fai di Primavera

Le Giornate Fai di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del Fai, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane, gli Apprendisti Ciceroni, formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per "il Paese più bello del mondo", che va a beneficio di tutti. 

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