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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Melito di Porto Salvo

La leishmaniosi viscerale lo stava uccidendo, salvato dai medici del "Tiberio Evoli"

L'equipe del reparto di Medicina generale ha individuato la causa dello strano malessere di un 49enne. L’uomo è stato dimesso e si avvia alla guarigione, l'Istituto superiore di sanità si complimenta con i medici

I medici del reparto di Medicina generale dell’ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo hanno diagnosticato e curato un paziente affetto da leishmaniosi viscerale. Dopo oltre quattro settimane di accertamenti senza esito, un quarantanovenne si è presentato al presidio ospedaliero in condizioni gravissime, con perdita di peso di circa 20 chili, intensa sudorazione notturna, compromissione ematologica midollare e uno stato febbrile inspiegabile.

L’uomo era anche affetto da epatite C trattata farmacologicamente e la sua milza aveva raggiunto dimensioni abnormi. In prima battuta si era pensato ad una malattia ematologica neoplastica ma, grazie all'intuizione e alla tenacia dei medici, le indagini sono state concentrate sulla possibilità che si trattasse di leishmaniosi.

Nonostante l’impossibilità di inviarlo presso un centro specialistico a causa dell’emergenza Covid-19, l’equipe del presidio di Melito Porto Salvo, composta dalla responsabile Consolata Caserta e dai dirigenti medici Isabella Tarzia, Giuseppe Meduri, Anna Scordo, Piero Lipari, Bruno Carerj, Enzo Aronne e Arcangelo Monopoli, ha curato il paziente con la terapia adeguata che ha portato miglioramenti immediati, già dopo il primo ciclo. L’uomo è stato dimesso e si avvia alla guarigione, dovrà recarsi in ospedale per completare il trattamento una volta a settimana per altre 3 settimane. Anche l’Istituto Superiore di Sanità, a cui è arrivata la notifica, si è complimentato con i sanitari.

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