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Cronaca

Bene confiscato, presentato l'eco-ostello "Locride" promosso da Goel

E' ora una moderna struttura ricettiva con quindici camere triple con bagno, condizionatore e balconcino

Da struttura confiscata alla ‘ndrangheta a modello di sostenibilità ambientale e sociale: è stato presentato oggi l’eco-Ostello “Locride”, il bene confiscato gestito da Goel – Gruppo Cooperativo, ulteriormente rinnovato grazie ad un progetto sostenuto da Fondazione Con Il Sud e Fondazione Peppino Vismara.

L’eco-Ostello, a Locri, a 1600 metri dal mare, offre 45 posti-letto e un’immersione in un futuro sostenibile: illuminazione ecologica, energia elettrica fotovoltaica, solare termico, cosmetici naturali, detersivi eco o da filiere di riciclo, carta ecologica, materiale informativo paperless, biancheria biologica, colazione bio, controllo della qualità dell’aria. Gestito e manutenuto da cooperative sociali non-profit, utilizzando prodotti (biancheria, cosmetici, detergenti, alimentari, ecc.) realizzati dalle cooperative sociali di Goel. Un universo di sostenibilità ambientale e sociale con una dotazione informatica all’avanguardia, pronta per i “Digital Nomads”: Android Box in ogni camera, e negli spazi comuni lavagna touch per presentazioni, video-proiettore UHD, smart-tv e postazione pc accessibile.

LA STORIA - L’eco-Ostello Locride è un bene confiscato alla ‘ndrangheta nel 2005. Finanziato con i fondi del PON Sicurezza e ristrutturato dal Comune di Locri, è ora una moderna struttura ricettiva con quindici camere triple con bagno, condizionatore e balconcino.

La prima gara di assegnazione gratuita agli enti non-profit, il 9 aprile del 2016, andò deserta nello sconcerto generale. GOEL decise a quel punto di scendere in campo, perché non fosse la paura a prevalere. Il 27 ottobre 2016, l’Amministrazione comunale non demorse e ripropose il bando e ad aggiudicarselo è stato proprio Goel. Dopo appena 10 giorni dall’annuncio dell’assegnazione, la struttura subì un danneggiamento pesante all’impianto idrico. Ma Goel, il Comune e le Istituzioni dello Stato risposero con una Festa di consegna delle chiavi.eco-Ostello-LOCRIDE-2

Attraverso il tour operator di turismo responsabile de “I Viaggi del Goel”, l’Ostello viene ora proposto anche alle scuole superiori del centro-nord che vengono a “imparare” la legalità proprio in Calabria. Nel luglio 2020 l’Ostello è stato inserito tra le strutture del progetto “Legalitour” a cura del MIUR e della Commissione Parlamentare Antimafia, il cui protocollo d’intesa è stato firmato proprio a Locri.

Oggi, l’eco-Ostello Locride completa la sua parabola evolutiva, per divenire un caso esemplare, all’avanguardia a livello nazionale, di bene confiscato modello di sostenibilità sia ecologica che sociale.

«Questo progetto dimostra, ancora una volta, la grande capacità del Terzo Settore di realizzare iniziative che creano sviluppo vero anche nei territori più difficili» ha affermato il presidente di Fondazione Con il Sud Carlo Borgomeo «Qui c’è tutto: il coraggio di non arrendersi davanti alle intimidazioni, il desiderio di restituire alla comunità qualcosa che gli era stato tolto e di farlo arricchendo questi spazi e riempiendoli di opportunità e, ancora, la capacità di sperimentare soluzioni alternative, che mettano al centro non solo l’individuo ma anche l’ambiente»

«Siamo fieri della collaborazione tra il Comune di Locri e Goel - Gruppo Cooperativo» ha dichiarato il sindaco di Locri Giovanni Calabrese «Mi auguro si possa lavorare con lo Stato e le agenzie del territorio, attraverso mirati finanziamenti, affinché tutti gli immobili confiscati possano essere utilizzati dalla città e la sua comunità. Questo dell’eco-Ostello è un esempio di vittoria della legalità sulla ‘ndrangheta e di riscatto sociale e può davvero contribuire ad un’immagine diversa e innovativa della Locride».

«A suo tempo chiedemmo al Comune di Locri di chiamare “Locride” questo Ostello» ha sottolineato il presidente di Goel – Gruppo Cooperativo Vincenzo Linarello. «Avevamo già in mente di trasformarlo in un esempio di sostenibilità ambientale e sociale. Lo abbiamo chiamato “Locride” perché chi accoglieremo si potrà calare nel progetto di cambiamento che Goel vuole costruire per la Locride e la Calabria intera: un futuro luminoso, fatto di etica, ecologia e mutualismo».

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