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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Via Giuseppe Melacrino, 21

Grande Ospedale metropolitano: medico sospeso con l'accusa di truffa aggravata

Timbrava il badge ma riceveva nel suo studio privato. Le fiamme gialle hanno sequestrato alla ginecologa oltre 165 mila euro in conti correnti, fondi di gestione e immobili

Un altro capitolo negativo viene inserito nell'ormai gigantesca storia della sanità calabrese. La guardia di finanza di Reggio ha sospeso dalle funzioni e dall'esercizio di pubblico ufficio una dirigente medico, F.S., di 60 anni, in servizio nel reparto di ginecologia ed ostetricia del Grande ospedale metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli.

Oltre al provvedimento, emesso dal gip, alla professionista sono stati sequestrati più di 165 mila euro, in conti correnti, fondi di gestione del risparmio e da immobili, da attribuire ai profitti dai reati di peculato, abusi e truffa aggravata ai danni dello Stato, commessi in violazione del regime di “intramoenia allargata”.

L'indagine

L’attività, svolta dalla Compagnia della guardia di finanza di Reggio Calabria, attraverso una capillare ricostruzione delle diverse centinaia di visite effettuate negli anni da parte della professionista, ha consentito di verificare le condotte compiute dal medico che, oltre a violare in diversi casi il rapporto di esclusività instaurato con l’Ente ospedaliero, trattenendo per sé somme invece destinate alla stessa Azienda ospedaliera, è risultata, in numerosi casi, aver anche attestato falsamente la sua presenza in servizio, mediante la timbratura del “Badge”, mentre risultava impegnata nell’esercizio di attività privata.

L’iniziativa rappresenta l’epilogo di articolate investigazioni, coordinate dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri e dal procuratore Aggiunto, Gerardo Dominijanni, e dirette dal sostituto
procuratore Sara Amerio.

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