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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti in aree demaniali, diversi sequestri della Guardia costiera in città e provincia

Lungo l'argine sinistro del Calopinace è stata cinturata un'area di circa 1.500 metri dove erano stati smaltiti illecitamente eternit, materiale di risulta da demolizioni, carcasse di elettrodomestici, contenitori di vernice e rifiuti urbani

Si è conclusa in questi giorni  una vasta operazione, condotta dal Centro di controllo ambientale marino della Direzione marittima di Reggio Calabria, finalizzata a contrastare le azioni illecite che causano inquinamento marino e costiero, commesse a terra, in acque interne e a mare.​ Tale importante attività si inserisce in una più ampia operazione nazionale di tutela dell'ambiente disposta dal comando generale del corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera.

Focus dell’operazione, accertare violazioni relative al deposito, abbandono e trasporto di rifiuti, al traffico di questi attraverso i porti, nonché al triste fenomeno relativo agli scarichi idrici irregolari. Tutti questi fattori, unitamente al mancato trattamento delle acque reflue, e alla funzionalità degli impianti di depurazione, oggi risultano essere una delle principali cause di inquinamento dei corsi d’acqua e dei mari.

L’attività in parola è stata eseguita mediante l’impiego degli uomini della Guardia Costiera calabrese, appartenenti ai Comandi di Reggio Calabria, Gioia Tauro, Vibo Valentia, Corigliano Calabro e Crotone, che, attraverso una ricognizione dettagliata del territorio, hanno effettuato oltre 800 controlli, rilevando 25 illeciti penali, che hanno portato al sequestro di circa 130 mila mq di terreno adibito a discarica abusiva.

Le immagini della discarica abusiva

Nel dettaglio, gli accertamenti di maggior rilievo effettuati nel territorio regionale. A Reggio Calabria sono state individuate numerose aree interessate da discariche abusive tra le quali: in prossimità dell’argine sinistro del torrente Calopinace – Reggio Calabria, per una estensione di circa 1.500 metri ed una superficie complessiva di circa 15.000 metri quadrati. Nell’area sono stati smaltiti illecitamente rifiuti pericolosi (eternit), rifiuti speciali (materiale di risulta da demolizioni, carcasse di elettrodomestici, contenitori di vernice, ecc) e rifiuti urbani. L’intera area è stata posta sotto sequestro preventivo d’urgenza.

Guardia costiera rifiuti calopinace 02-2

Zona limitrofa al Torrente “Novito”, al confine tra i comuni di Siderno, Locri e Gerace, è stata individuata una discarica abusiva con deposito incontrollato di rifiuti solidi tra i quali anche rifiuti pericolosi. L’intera area è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.

E, infine, area nei pressi del Torrente “Bonamico” al confine tra i comuni di Bovalino e Casignana, una discarica abusiva con deposito incontrollato di vari tipi di rifiuti solidi. L’intera area è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nel corso, poi, di un sopralluogo effettuato alla foce del fiume Vena nel Comune di Gioia Tauro, i militari hanno rilevato lo sversamento diretto di reflui nel fiume. "Da ulteriori verifiche sulla pompa di sollevamento - spiega una nota della Guardia costiera - emergevano ipotesi di reato per inquinamento dei corsi d’acqua".

Guardia costiera sversamento gioia tauro-2 

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