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Cronaca

Hospice via delle Stelle, la solidarietà e la vicinanza della società civile

La cittadinanza, le associazioni si mobilitano perchè l'unica struttura per malati terminali, che dal 15 luglio non potrà garantire ricoveri e assistenza domiciliare, non chiuda i battenti

Tante le attestazioni di solidarietà della società civile per la paventata chiusura dell'Hospice che oggi con i suoi operatori, l'equipe medica, scende in piazza per un sit-in e una raccolta firme.

Giuseppe Licordari, coordinatore della CVX (Comunità di vita cristiana):

"In queste ultime settimane si fa sempre più urgente la risoluzione della questione dell’Hospice “Via delle Stelle” di Reggio Calabria. Nella conferenza stampa dello scorso 10 luglio, il presidente della Fondazione che amministra l'Hospice, il dr. Trapani Lombardo, ha tracciato un quadro della situazione abbastanza grave, affermando che, a fronte di tantissime persone, associazioni e schieramenti politici che hanno sostenuto la struttura (anche dal punto di vista economico), quello di cui c’è bisogno ora è un contratto da parte dell’Asp, pena la sospensione dei servizi a partire dal 15 luglio prossimo. L’Hospice è un’eccellenza insostituibile nella nostra città ed è riconosciuta tale anche fuori dalla Calabria, perché, attraverso una rete di professionisti, rende un servizio molto qualificato per uno dei drammi più pesanti che possa accadere nella vita di ognuno di noi, quello della malattia terminale. L’équipe dell’Hospice mette a disposizione la propria altissima competenza per tante famiglie che, senza questo aiuto, sarebbero esposte ad una maggiore disperazione. Noi membri della Cvx (Comunità di Vita Cristiana) insieme ai padri Gesuiti, diciamo in modo fermo il nostro no all’eventuale chiusura dei servizi dell’Hospice, perché, oltre ai motivi precedentemente detti, come donne e uomini credenti siamo certi che, oggi più che mai, ci sia bisogno di promuovere il senso di umanità, alimentando la speranza nel cuore di ogni persona. Chiudere l’Hospice per questioni di carattere economico potrebbe rappresentare una resa rispetto al desiderio e al progetto di riscatto di un popolo come il nostro e
per questo chiediamo che la decisione dell’ASP sia a tutela dei livelli essenziali di assistenza. Esprimiamo il nostro sostegno a fianco del dr. Trapani Lombardo, di cui conosciamo la grandezza umana e morale (oltre che quella professionale), a tutto il consiglio di amministrazione e all’équipe in servizio all’Hospice, che in questi tredici anni, hanno avuto come punto di riferimento l’aiuto ai malati e alle loro famiglie senza perseguire alcun interesse di carattere economico, né, tantomeno, di prestigio personale". 

Planetarium Pythagoras Città metropolitana:

"Sostiene l’Hospice “Via delle Stelle” e si unisce all’appello delle istituzioni e della società civile
affinché la struttura sia preservata. "Il ruolo svolto dall’Hospice per i malati terminali e le loro famiglie è noto - commenta la responsabile del Planetario, professoressa Angela Misiano Martino.
Nei momenti difficili il personale medico e sanitario ha fornito il supporto necessario per alleviare le sofferenze fisiche e psichiche degli ammalati e delle loro famiglie. Un punto di riferimento importante per la città di Reggio Calabria, non solo per la qualità dell’assistenza, ma anche per la disponibilità di strumenti diagnostici e di un ambiente protetto e riservato - continua Misiano. Il Planetario ha già sostenuto in passato l’Hospice, in particolare nel 2014, devolvendo alla struttura il ricavato di una rappresentazione teatrale ispirata alla scienza. Tutti noi - conclude la referente del Pythagoras - abbiamo il dovere di impegnarci affinché la struttura e il personale tutto possano continuare a esercitare le attività professionali e mettere in campo l'mpegno personale profuso sino ad oggi".

Bruno Monorchio, presidente dell'associazione Rete Sociale

"Ultimamente i fatti ascoltati toccano le coscienze e i cuori di tutta la cittadinanza reggina, in particolare il tema di cui parlo è la possibile/quasi imminente e inesorabile chiusura della struttura de “L’Hospice via delle stelle”. La struttura rappresenta un pilastro sanitario, sociale e umano per la città tutta, simbolo di assistenza e solidarietà che però a causa di gravi condizioni economiche in cui versa rischia ora clamorosamente la chiusura e l'ennesima perdita e sconfitta per una città in un settore sempre più bistrattato e tormentato, quale è la sanità. La nostra associazione di nome Rete Sociale dal momento della sua nascita fino ad oggi si è sempre battuta a sostegno dei diritti e dei servizi per tutti, della solidarietà e dell’assistenzae nel tentativo di generare semi e germogli di speranza per una città che necessita futuro e ripresa.

Da sempre abbiamo dimostrato l’attaccamento alla città, ai suoi concittadini e alle loro necessità, da sempre abbiamo agito e operato nel sociale e anche nelle strutture sanitarie e anche questa volta vogliamo dimostrare la nostra voglia di fare e lottare per questa nostra città, nel nostro piccolo e con il nostro coraggio di ragazzi adolescenti. Vogliamo dire no alla chiusura dell'Hospice, vogliamo dimostrare realmente con i fatti la forza dell’unione e del fare rete nella nostra città. Assistere imperterriti all’ennesima possibile sconfitta per la nostra città non fa parte del nostro stile, perciò con il supporto dell’istituzioni, e in particolare su consiglio e aiuto del consigliere metropolitano delegato alla cultura Filippo Quartuccio, ci siamo iniziati a muovere. L’Hospice fornisce un servizio di cura e assistenza al malato e alla sua famiglia a 360 gradi e dove viene prima la persona della patologia e Io stesso per varie vicissitudini familiari conosco la struttura e la sua competenza e importanza.

La lotta per l'Hospice deve essere un simbolo di libertà e di giustizia, privarsi e perdere una struttura nevralgica, importante anzi essenziale per il nostro territorio come è l'Hospice è un suicidio sociale, umano, culturale ed economico. Un luogo di cura e sostegno, un luogo per Reggio e di Reggio.In questa sede e attraverso altre, invito le varie associazioni/enti/realtà e semplici concittadini a dare il proprio contributo, anche semplicemente di sdegno, per tutelare e preservare l'Hospice, Faccio appello a tutte le forze sane e pulite dei vari settori della città affinché possiamo dire e operare insieme per dire la nostra. Attraverso questa sede ci appelliamo al buon senso cittadino, vogliamo non una voce fuori dal coro ma un grande e unico coro collettivo.

Alcune idee di azione sono state bozzate e altre possono essere messe in moto, a breve si sapranno i dettagli, ma invito ripeto tutti a non rimanere impassibili e a unirsi a questo coro. Si pensava al lancio di un prodotto simbolico come mezzo e tramite di ricerca fondi e di correlare a questo simbolo una serie di iniziative che coinvolgano le varie attività che vogliano aderire al progetto. Mostriamo una volta tanto la bellezza di essere un'unica famiglia e che il mio semplice e banale slogan dal titolo "Uniti si vince" non possa essere slogan da campagna ma motto di vita e di esempio.

Reggio vuole una sua via delle stelle, vuole concedere possibilità di seguire ancora sogni e speranze e se una canzone proprio ci diceva : "Seconda stella a destra questo è il cammino...", oggi il cammino è duro e tortuoso ma sicuramente non deve essere contrassegnato da rassegnazione, frustrazione e privazione. La nostra è terra fertile basta solo ricordarlo e crederci per poter cogliere qualche frutto. Sia oggi giornata di monito e speranza di vita, non semplice commemorazione dell'ennesimo martirio di una terra martoriata e poco amata. Io e Retesociale stiamo con e per l'Hospice, noi stiamo con e per Reggio!"

Un Mondo di Mondi

"L’alta qualità di assistenza offerta ai pazienti e familiari è di estrema importanza. La professionalità dell’equipe e del personale a vari livelli da quello psicologico a quello medico e persino spirituale costituiscono un percorso  di sollievo per il paziente terminale e la sua famiglia. In questi tempi bui in cui purtroppo si muore sempre più spesso di malattie oncologiche, fondamentale è il contributo  di questa struttura che permette di vivere l’ultimo tratto della vita e il trapasso in maniera  meno dolorosa. La pessima gestione della  sanità pubblica e le privatizzazioni hanno  conseguenze gravissime per  chi, a basso reddito, non può permettersi  cure a pagamento. L’Associazione Un Mondo di Mondi auspica vivamente che,  in tale contesto, questa struttura possa comunque proseguire la sua preziosa attività e continuare ad essere di supporto e conforto per chi deve affrontare condizioni  drammatiche terminali".
 


 

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