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Giovedì, 28 Marzo 2024
La denuncia / Pellaro

Il ponte sul torrente Fiumarella è inagibile e Imbalzano chiama in causa il Comune

Il coordinatore di "Coraggio Italia" mette sotto la lente d'ingrandimento i problemi di viabilità e di manutenzione lungo le strade di Pellaro

“Per  cultura politica e personale, rifuggiamo sempre  dalla tentazione di sottolineare le priorità tra le tante emergenze, quasi sempre datate ed ignorate,   che attanagliano l’intero territorio cittadino,  con l’intento di sollevare polemiche fini a se stesse e che distano mille miglia dal nostro modo di concepire la politica, anche quando leggiamo periodici annunci  su iniziative SEMPRE  di là da venire. Lo diciamo dal momento  che in questi giorni, dopo aver evidenziato la inaccettabile condizione delle strade all’interno dell’abitato di Tremulini,  abbiamo avviato una ricognizione puntuale sulla condizione della enorme  periferia della  città , dalla frazione  Spontone di Catona, alla zona alta e collinare,percorrendo l’abitato tra Modena e Sbarre (via Calveri ridotta a poco più che mulattiera),  per finire all’estrema periferia di Pellaro-Bocale, atteso che  in pieno inverno in alcune realtà la situazione si è drammaticamente aggravata”. Questo è quanto  afferma Pasquale Imbalzano, coordinatore politico metropolitano di “Coraggio Italia” e per circa  10 anni consigliere comunale di Reggio.

“Ed è proprio da Pellaro, ormai una città nella città, e dalle sue trentasei frazioni, che  vogliamo partire per chiedere anzitutto  all’amministrazione comunale cosa impedisce di rendere fruibile l’ormai mitico ponte sul torrente Fiumarella, la cui mancata agibilità costringe ancora oggi gli abitanti di numerose e popolari aree (Lia, Nocille, S. Francesco, Trapezi, Campicello) a delle vere circumnavigazioni, ricordando che il protrarsi dei chilometrici lavori senza apparente motivo, prima della pandemia, aveva già provocato non poche difficoltà alla storica processione della Madonna S.S. del Carmelo. Località   che ovviamente  vivono in uno stato di profondo disagio per le condizioni delle vie di accesso, per mancanza da anni di qualsiasi ombra di manutenzione”, aggiunge Pasquale Imbalzano.

“Analoga, difficile condizione vivono  le frazioni di Testa di Cani, di Bocale I°, II° e Campoli, peraltro, quest’ultima sede  del moderno Campo di calcio utilizzato non solo dalla locale squadra di calcio. E cosa dire delle aree a  Nord e Sud della S.S. 106, ridotta fino a S. Leo quasi ad un paesaggio lunare per le numerose voragini,  da  Via del Bergamotto all’abitato di Punta Pellaro fino a  Via Collina del Paradiso, che  pur abitate da centinaia  di famiglie sono, in particolare quest’ultima, accessibili solo attraverso strade sterrate. Al limite della impraticabilità per  le macchine e per gli autobus continuano a rimanere  l’importante  Via Lume- S.Filippo - con le frazioni annesse di Grottello,  Feudo  e Pantano, cancellate da tempo dalla memoria dell’Amministrazione – e Via Cartisano, passaggio quest’ultimo obbligato per i centri di S.Giovanni e Macellari, accessibili  anche da Via Carrubbara, se non fosse  ridotta ad un colabrodo permanente”,aggiunge ancora Pasquale Imbalzano.

“Invitiamo, pertanto, l’attuale amministrazione, fino a quando sarà in carica, a programmare in tempi brevi un intervento  generalizzato di manutenzione ordinaria e straordinaria  per tutto il territorio reggino e  l’entroterra pellarese,  senza dimenticare le frazioni più a Nord e collinari, di  Macellari, Curduma, Cavallaro, Amendolea, Paterriti, Pantanello, Occhio,  Filici 1°,  2°  e S.Leo - Mortara, che ha, quest’ultima, anche la grave  peculiarità di  un gravissimo problema igienico -  sanitario, da eliminare subito e definitivamente, lungo la nuova strada statale 106, ridotta ad una chilometrica ed indecente  discarica di rifiuti”, conclude Pasquale Imbalzano.

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