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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Palmi

Fiamme gialle eseguono sequestro di beni da oltre 1 milione di euro per evasione fiscale

Sotto la lente d'ingrandimento della Guardia di finanza di Palmi è finito un imprenditore del settore edilizio, scatta anche la denuncia per omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili

Imprenditore evade imposte per oltre un milione di euro, scoperto dalla Guardia di finanza che fa scattare anche un sequestro di beni. Nell’ambito dell’attività d’Istituto volta al contrasto dell’evasione fiscale, la Compagnia della Guardia di Finanza di Palmi ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni, fino a concorrenza di oltre 1.100.000 euro, emesso dal Gip del locale Tribunale, nei confronti di un’impresa operante nel settore edilizio e del suo rappresentante legale.  

Tale provvedimento, eseguito dalle Fiamme Gialle sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, e del Sostituto procuratore Daniele Scarpino, scaturisce dagli esiti di un’attività di verifica eseguita nei confronti di una società di capitali, nell’ambito della quale è emersa una consistente materia imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte dirette e dell’Iva. 

In sede di avvio delle operazioni ispettive e durante il corso delle stesse, il rappresentante legale della società ha sottratto e occultato le scritture contabili e documenti della stessa, in modo da impedirne la ricostruzione dei redditi e della effettiva capacità contributiva. 

Pertanto, al fine di ricostruire il giro d’affari dell’impresa verificata, sono stati attivati numerosi controlli incrociati nei confronti di soggetti che hanno intrattenuto rapporti economico/commerciali con la stessa, rilevati a seguito di puntuali riscontri tramite le banche dati in uso al corpo, nonché attraverso l’esecuzione di indagini bancarie. 

Tali riscontri hanno consentito di ricostruire e constatare imposte evase pari a complessivi euro 611.248,00 ai fini Ires ed euro 506.252,00 ai fini Iva.  

Alla luce di tali risultanze, il legale rappresentante dell’impresa veniva denunciato alla competente autorità giudiziaria per le ipotesi di reato di cui agli artticoli 5 (omessa dichiarazione) e 10 (occultamento o distruzione di documenti contabili) del Decreto legislativo numero 74/2000. 

In proposito, l’autorità aiudiziaria disponeva il sequestro preventivo dei beni riconducibili alla società ed al predetto amministratore, fino a concorrenza delle imposte evase. Tra i beni sottoposti a sequestro figurano disponibilità finanziarie e beni mobili registrati.  

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